Un gesto di grande solidarietà e altruismo ha seguito una tragedia che ha colpito profondamente la comunità del Salernitano. Gli organi del bambino di 7 anni, morto dopo una caduta in piscina, sono stati donati dalla famiglia per aiutare altri piccoli in attesa di trapianto. L’incidente è avvenuto lo scorso 24 luglio a Campigliano, frazione di San Cipriano Picentino, nei pressi di Giffoni Valle Piana, in provincia di Salerno.
Secondo quanto ricostruito, il bambino si trovava in piscina insieme alla madre quando, improvvisamente, ha perso i sensi. Nonostante l’intervento immediato dei soccorsi e il trasferimento presso due ospedali, prima il Ruggi di Salerno e poi il Santobono di Napoli, il piccolo è deceduto due giorni dopo, il 26 luglio. La famiglia, nonostante il dolore immenso, ha deciso di compiere un gesto straordinario: donare gli organi del figlio per dare speranza ad altre famiglie e salvare la vita di altri bambini.
La comunità locale ha reagito con profonda commozione alla notizia. Il sindaco di San Cipriano Picentino, Sonia Alfano, ha proclamato il lutto cittadino in occasione dei funerali, invitando i cittadini a unirsi in un momento di silenzio e rispetto. In una nota ufficiale, ha espresso il cordoglio dell’intera comunità per questa perdita tragica.
Affranto anche il primo cittadino di Campigliano, Martino D’Onofrio, che ha dichiarato: “Con profonda commozione e grande tristezza mi unisco al dolore della famiglia del bambino tragicamente scomparso dopo l’incidente avvenuto nei giorni scorsi in una piscina.” Ha inoltre annunciato il rinvio delle cerimonie di inaugurazione previste per le giornate successive: “In segno di lutto e rispetto, ho disposto il rinvio delle due cerimonie di inaugurazione previste per questa sera a Gauro e per domani a San Martino. In questo momento così duro, rivolgo alla famiglia il mio pensiero più sincero e l’abbraccio dell’intera cittadinanza.”
L’incidente, che ha generato grande dolore nel territorio, è ora oggetto di un’indagine da parte della Procura di Salerno. L’impianto natatorio dove si è verificato l’accaduto è stato posto sotto sequestro per consentire gli accertamenti necessari. Gli investigatori stanno cercando di chiarire le dinamiche che hanno portato alla tragedia e verificare se ci siano state eventuali responsabilità o negligenze.
La decisione della famiglia di donare gli organi del piccolo rappresenta un atto di estrema generosità e altruismo, che ha commosso non solo la comunità locale ma anche molte persone in tutta Italia. Grazie a questo gesto, altre vite potranno essere salvate, offrendo una speranza concreta a bambini che necessitano urgentemente di trapianti.
La vicenda ha sollevato anche interrogativi sulla sicurezza degli impianti natatori e sull’importanza della prevenzione per evitare simili tragedie. La comunità del Salernitano si stringe intorno alla famiglia del bambino, condividendo il dolore per la perdita e ammirando la forza dimostrata nel trasformare un momento così drammatico in un’opportunità per aiutare gli altri.



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