Un visitatore del parco acquatico di Jesolo ha raccontato un’esperienza poco piacevole vissuta durante una giornata in famiglia. L’uomo, che ha scelto di condividere la vicenda con Fanpage.it, ha spiegato che a causa di una regola interna del parco, non gli è stato consentito di uscire temporaneamente per recuperare un pannolino dalla sua auto, parcheggiata a breve distanza.
Il cliente, accompagnato dalla sua compagna e dalla loro figlia di un anno e quattro mesi, aveva deciso di trascorrere una giornata di svago presso il parco acquatico. Tuttavia, nel tardo pomeriggio, si è trovato in difficoltà quando ha scoperto che i pannolini portati con sé erano terminati. Verso le 17, ha cercato di ottenere il permesso di uscire brevemente per andare alla macchina a prendere un nuovo pannolino per la bambina.
Secondo quanto riferito dal cliente, il personale del parco gli ha negato questa possibilità, citando il regolamento interno. “Non mi hanno lasciato uscire dal parco per andare a prendere in macchina un pannolino per mia figlia di un anno e rientrare subito dopo,” ha dichiarato l’uomo. “Mi hanno detto che sono le regole.”
La situazione si è complicata ulteriormente quando il cliente ha cercato di spiegare che la sua richiesta era limitata e necessaria per il benessere della bambina. “Non mi hanno fatto uscire nonostante la macchina non fosse lontana e la vedevo bene. Nonostante uscissi in costume e rientrassi con solo in mano un pannolino,” ha aggiunto.
Secondo quanto riportato, il regolamento del parco prevede che dopo le 17 non sia consentito l’ingresso o il reingresso dei clienti. Questo perché il personale della sicurezza è impegnato in altre mansioni legate alla chiusura del parco, prevista per le 18. Gli addetti non sarebbero stati in grado di effettuare i controlli necessari all’ingresso, come la verifica che i visitatori non portino oggetti pericolosi.
Nonostante le spiegazioni fornite dal cliente e le rassicurazioni sulla natura della sua richiesta, il personale non ha mostrato flessibilità. L’uomo ha persino proposto di essere accompagnato alla macchina per dimostrare che avrebbe preso esclusivamente il pannolino, ma anche questa soluzione è stata rifiutata. “Ho fatto presente che se volevano potevano accompagnarmi e avrebbero visto che avrei preso solo il pannolino,” ha sottolineato.
Alla fine, l’uomo ha dovuto rinunciare a rimanere nel parco per l’ultima ora prima della chiusura. Ha riferito di aver sciacquato la bambina e di aver lasciato definitivamente la struttura. “Non ho potuto far altro che tornare dalla famiglia, sciacquare la piccola e uscire definitivamente dal parco,” ha detto. “Quando invece potevamo farci un’altra ora lì.”
Il cliente ha anche espresso il suo disappunto per la mancanza di comprensione da parte del personale, soprattutto considerando l’importo speso per la giornata: oltre 200 euro tra lettini, ombrelloni e cibo. “Insomma potevano venirci incontro,” ha commentato.
L’uomo ha concluso il racconto sottolineando che non si trattava di una richiesta irragionevole o fuori luogo: “Essendo una persona adulta e in buona fede confidavo nella bontà del personale all’accoglienza, che probabilmente per l’imbarazzo delle regole ignoravano di rispondere a ogni mia domanda e di trovare una possibilità.”



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