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Bonelli denuncia la presenza di caccia israeliani a Sigonella: “Il governo spieghi”



Nuove polemiche politiche si sono accese dopo la denuncia del leader di Avs, Angelo Bonelli, in merito all’atterraggio di tre velivoli militari israeliani presso la base di Sigonella, in Sicilia. L’esponente politico ha chiesto al governo guidato da Giorgia Meloni di chiarire immediatamente la natura e lo scopo della presenza di questi aerei sul territorio italiano.



Secondo le ricostruzioni fornite da Bonelli, uno dei velivoli identificati come un KC-130H sarebbe decollato dalla base aerea israeliana di Nevatim alle ore 15:10 di ieri, per poi atterrare a Sigonella intorno alle 18:40. Dopo una breve sosta, lo stesso aereo sarebbe ripartito. Gli altri due aerei militari, anch’essi provenienti da Israele, avrebbero compiuto analoghe operazioni.

Bonelli ha espresso forti preoccupazioni in merito alla possibile missione dei velivoli: “Il governo deve dirci chiaramente: questi aerei sono venuti a spiare la Global Sumud Flotilla, che in questi giorni si sta muovendo nel Mediterraneo per rompere l’assedio di Gaza, oppure sono venuti a caricare materiale bellico?”

La Global Sumud Flotilla è una flottiglia internazionale che ha come obiettivo quello di raggiungere la Striscia di Gaza, forzando simbolicamente il blocco imposto da Israele. La sua attività è costantemente monitorata dalle autorità militari israeliane, e secondo Bonelli, il passaggio dei velivoli a Sigonella potrebbe essere legato proprio a queste operazioni di sorveglianza.

Il leader di Avs ha parlato di una situazione gravissima che, se confermata, chiamerebbe direttamente in causa il ruolo dell’Italia: “In entrambi i casi, saremmo di fronte a una gravissima complicità dell’Italia. Per questo presenteremo immediatamente un’interpellanza urgente in Parlamento: non è tollerabile che il nostro Paese metta a disposizione il proprio territorio e le proprie basi per operazioni militari che hanno come unico obiettivo quello di prolungare il genocidio a Gaza”.

Le parole di Bonelli arrivano in un contesto già molto delicato nei rapporti internazionali, con l’Italia impegnata a mantenere un equilibrio tra gli accordi militari con gli alleati e le crescenti pressioni politiche e sociali legate al conflitto in Medio Oriente. La base di Sigonella, una delle più importanti installazioni militari in Italia e sede di numerose missioni Nato e statunitensi, si conferma così al centro delle dinamiche strategiche del Mediterraneo.

L’intervento del leader di Avs non si limita a una semplice denuncia, ma solleva un vero e proprio caso politico. La richiesta al governo di spiegazioni ufficiali intende aprire un dibattito parlamentare sulla trasparenza delle operazioni militari condotte sul territorio nazionale. Bonelli ha già annunciato la presentazione di un’interpellanza urgente che verrà discussa nei prossimi giorni.

In questo quadro, non sono mancate le reazioni da parte di altre forze politiche, che chiedono chiarimenti sulla natura dei voli israeliani e sul motivo per cui la base di Sigonella sia stata utilizzata per le loro operazioni. Alcuni esponenti dell’opposizione hanno sottolineato come l’Italia, in quanto Stato membro dell’Unione europea e della Nato, non possa sottrarsi a responsabilità di trasparenza nei confronti dei cittadini.

Dal canto suo, il governo non ha ancora rilasciato dichiarazioni ufficiali in merito alla vicenda. Fonti vicine al Ministero della Difesa hanno riferito che la questione è al vaglio delle autorità competenti, ma al momento non vi è stata alcuna conferma né smentita sugli scopi dei voli.

Il caso ha già attirato l’attenzione dei media internazionali, in quanto si inserisce in un momento di particolare tensione per la guerra a Gaza. Le attività della Global Sumud Flotilla, sommate ai movimenti militari nel Mediterraneo, hanno riacceso il dibattito sulla partecipazione indiretta degli Stati europei alle operazioni condotte da Israele.

Per il leader di Avs, la priorità ora è fare chiarezza: “Chiediamo immediate spiegazioni al governo su quanto accaduto nelle ultime ore: tre aerei militari israeliani hanno sorvolato la Sicilia e sono atterrati nella base militare di Sigonella. È inaccettabile che basi italiane vengano utilizzate da aerei militari di uno Stato che sta conducendo un massacro contro il popolo palestinese”.

La vicenda, destinata a entrare nel dibattito politico nazionale, solleva interrogativi sulle future relazioni tra Italia e Israele e sulla gestione delle basi militari sul territorio. L’attenzione ora è puntata sulle risposte che arriveranno da Palazzo Chigi e sul confronto parlamentare che ne seguirà.



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