In un contesto geopolitico teso, l’Unione Europea ha confermato la sua posizione di sostegno incondizionato all’Ucraina, mentre si prepara a boicottare, seppur non ufficialmente, il vertice di Budapest tra Donald Trump e Vladimir Putin. Le recenti decisioni della UE riflettono un attivismo economico, finanziario e politico volto a rafforzare il supporto a Kyiv e a limitare l’influenza russa in Europa.
Tra le misure adottate, spicca il divieto sulle importazioni di gas russo, con un progetto di regolamento che prevede l’eliminazione graduale delle importazioni di gas naturale dalla Russia a partire da gennaio 2026. Questo piano mira a “porre fine alla dipendenza dall’energia russa”, stabilendo un divieto giuridicamente vincolante sulle importazioni di gas da gasdotto e di gas naturale liquefatto (Gnl), con un divieto totale che entrerà in vigore dal 1° gennaio 2028.
Oltre a queste misure, i leader europei si preparano per un vertice che si terrà il 23 ottobre, dove verrà discusso un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia. Nella bozza della risoluzione finale, si ribadisce un “sostegno politico, finanziario, economico, umanitario, militare e diplomatico completo all’Ucraina e al suo popolo”. Questa posizione è stata rafforzata dalle dichiarazioni dei paesi dell’Est europeo e della Polonia, che hanno sottolineato l’importanza dell’integrità territoriale ucraina, respingendo con fermezza le proposte russe di annessione del Donbass.
Anche il governo tedesco ha espresso aspettative chiare in vista del vertice UE, auspicando un “chiaro segnale di sostegno” all’Ucraina, specialmente alla luce del previsto incontro tra Trump e Putin. Il motto che sta emergendo è “Non abbandoneremo l’Ucraina”, con l’intento di garantire un “finanziamento a lungo termine dell’Ucraina”.
Un tema centrale della discussione è quello degli asset russi congelati in Europa. Il governo tedesco spera che al vertice venga presa una “decisione politica” riguardo a questi beni. Durante la riunione dei ministri degli Esteri, l’Alto rappresentante europeo per la politica estera, Kaja Kallas, ha riferito che c’è stato un “ampio sostegno” per l’idea di utilizzare i beni congelati per finanziare un prestito all’Ucraina, nonostante l’opposizione dell’Ungheria. Kallas ha dichiarato: “Oggi c’è stato un ampio sostegno e per realizzare questo obiettivo è fondamentale che questa settimana si facciano progressi nell’affrontare le modalità legali e fiscali. Il prestito di riparazione può inviare un messaggio molto forte a Mosca: non può prenderci per stanchezza”.
Il vertice della “Coalizione dei volenterosi”, organizzato da Francia e Regno Unito, si svolgerà il 24 ottobre. Questa iniziativa rappresenta un ulteriore passo verso la creazione di un fronte unito per garantire che l’Ucraina e l’Europa siano inclusi nelle future trattative. Emmanuel Macron ha sottolineato l’importanza di questa coalizione per affrontare la situazione attuale e per sostenere l’Ucraina nel suo percorso.
La partita geopolitica continua a evolversi, con l’Unione Europea che si conferma determinata a mantenere una posizione di fermezza nei confronti della Russia. Le prossime settimane saranno cruciali, con il vertice del 23 ottobre e il summit della “Coalizione dei volenterosi” che potrebbero segnare nuove tappe significative nel sostegno all’Ucraina e nelle strategie contro l’aggressione russa.



Add comment