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Bufalo carica e uccide un cacciatore in Sudafrica: aveva 52 anni



Il 3 agosto, durante una battuta di caccia al trofeo nella concessione di Bambisana, in Sudafrica, il cacciatore statunitense Asher Watkins, di 52 anni, è stato ucciso da un bufalo del Capo. L’animale, del peso di circa 1,3 tonnellate, ha caricato l’uomo mentre quest’ultimo lo inseguiva con l’intento di abbatterlo. Il bufalo ha raggiunto una velocità di oltre 56 chilometri orari, travolgendo il cacciatore e causandone la morte sul colpo. L’animale è rimasto illeso.



La caccia al trofeo è una pratica legale in Sudafrica, che consiste nell’uccisione di grandi animali per ottenere parti del loro corpo, come corna o pelli, da esibire come trofei. Questo tipo di attività attira cacciatori da tutto il mondo, in particolare da Europa e Stati Uniti, ed è considerato un settore economico altamente redditizio.

Secondo le prime ricostruzioni riportate dal magazine Metro, Watkins stava partecipando a una battuta organizzata da tour operator specializzati. Durante l’inseguimento del bufalo, l’animale si è improvvisamente girato e ha caricato il cacciatore con estrema rapidità. Nonostante i tentativi di evitare l’impatto, il 52enne non ha avuto scampo. La battuta si è quindi conclusa tragicamente.

Dai profili social di Asher Watkins, emerge che l’uomo era un appassionato cacciatore e partecipava regolarmente a battute simili. Le sue pagine sono ricche di immagini e video che lo ritraggono con fucili o accanto agli animali abbattuti. In alcuni post pubblicati su Facebook, Watkins sosteneva che la caccia fosse un elemento fondamentale per la conservazione della fauna selvatica. Tuttavia, questa visione è spesso contestata da organizzazioni ambientaliste e animaliste, che vedono nella caccia al trofeo una forma di sfruttamento della natura più che un mezzo per proteggerla.

La caccia al trofeo è un’attività controversa ma legale in molti paesi africani, tra cui il Sudafrica. Gli animali più ricercati dai cacciatori sono i cosiddetti “Big Five”: leone, leopardo, elefante africano, rinoceronte bianco e bufalo del Capo. Per abbattere uno di questi animali, i cacciatori sono disposti a pagare somme considerevoli. Ad esempio, il costo per cacciare un bufalo può arrivare a 8.000 dollari, mentre per un leopardo si può arrivare fino a 20.000 dollari. A queste cifre si aggiungono i costi per l’importazione dei trofei nei paesi di origine, come pelli o corna.

Questa pratica genera un giro d’affari significativo che coinvolge operatori turistici, guide locali e aziende specializzate nel trasporto dei trofei. Tuttavia, molte organizzazioni internazionali chiedono di vietare l’importazione di questi trofei nei paesi occidentali, come misura per contrastare indirettamente la caccia al trofeo. L’obiettivo è ridurre la domanda e quindi il numero di animali uccisi ogni anno.

Il caso di Asher Watkins ha riacceso il dibattito sulla caccia al trofeo e sulle sue implicazioni etiche ed ecologiche. Da una parte, i sostenitori della pratica affermano che i proventi derivanti dalla caccia contribuiscono alla conservazione delle riserve naturali e al sostentamento delle comunità locali. Dall’altra, i detrattori sottolineano come questa attività rappresenti una minaccia per molte specie già in pericolo e perpetui un modello di sfruttamento della fauna selvatica.

La tragedia avvenuta nella concessione di Bambisana mette in luce anche i rischi associati a questo tipo di attività. Nonostante le misure di sicurezza adottate durante le battute di caccia, gli incontri ravvicinati con animali selvatici possono avere esiti imprevedibili e fatali.

La vicenda di Watkins si inserisce in un contesto più ampio che vede il continente africano come meta privilegiata per i cacciatori di tutto il mondo. Ogni anno, migliaia di persone si recano in Africa per partecipare a battute organizzate con l’obiettivo di abbattere animali iconici della savana. Tuttavia, episodi come questo sollevano interrogativi sul reale valore della caccia al trofeo e sulla necessità di regolamentare ulteriormente questa pratica.



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