Un episodio di violenza ha scosso un piccolo comune dell’Alto Sangro, dove un litigio tra due bambini di otto anni ha avuto conseguenze gravi, culminando in un caso giudiziario. La vicenda ha attirato l’attenzione della Procura per i Minorenni dell’Aquila e della Procura di Sulmona, che stanno indagando sull’accaduto.
La situazione è emersa nei giorni scorsi, quando, secondo le ricostruzioni fornite dagli inquirenti, un braccialetto sarebbe stato strappato durante un gioco tra i due bambini all’uscita da scuola. Dopo aver ascoltato il racconto del figlio, il padre di uno dei ragazzini, un uomo di circa quarant’anni residente nel comune, ha reagito in modo eccessivo. Senza esitare, si sarebbe diretto verso l’altro bambino, che si trovava tra due auto parcheggiate, e dopo un breve scambio di parole, lo avrebbe aggredito, colpendolo con schiaffi e un calcio all’addome. L’aggressione è avvenuta in presenza di altri genitori e compagni di scuola, che hanno assistito alla scena.
Dopo l’incidente, il minore è stato immediatamente trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Castel di Sangro, dove i medici hanno diagnosticato contusioni e un trauma all’addome. Sebbene il trauma non fosse considerato grave, era comunque doloroso, e il bambino è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Tuttavia, il ritorno a casa ha comportato per lui una serie di problemi, tra cui disturbi del sonno, paura di uscire e sintomi d’ansia, che hanno reso necessario un intervento psicologico. Le consulenze specialistiche sono state avviate nei giorni successivi all’incidente, e gli inquirenti stanno acquisendo ulteriori accertamenti sanitari, compreso il referto del pronto soccorso.
La madre della vittima, preoccupata per la sicurezza e il benessere del figlio, si è rivolta ai carabinieri della compagnia di Castel di Sangro, sotto la guida del capitano Giuseppe Testa, presentando una denuncia contro il padre del bambino aggressore. A seguito della denuncia, i militari hanno avviato tempestivamente le indagini, ascoltando diverse persone e raccogliendo elementi utili per chiarire la dinamica dell’accaduto.
Inoltre, gli investigatori stanno verificando la presenza di telecamere di sorveglianza, sia pubbliche che private, nell’area circostante il plesso scolastico, che potrebbero aver registrato l’episodio. Questo potrebbe fornire prove cruciali per la ricostruzione dei fatti. Nei prossimi giorni, entrambi i minori saranno ascoltati in audizione protetta, alla presenza di psicologi e personale specializzato, per garantire che le loro versioni vengano raccolte in un ambiente sicuro e protetto.
Si apprende che l’aggressione potrebbe essere stata ripresa da alcuni telefonini, il che potrebbe ulteriormente complicare la situazione per il padre coinvolto. Gli inquirenti sono al lavoro per determinare la veridicità delle informazioni e per raccogliere ogni possibile prova a sostegno delle testimonianze.
Questo episodio ha sollevato interrogativi sulla gestione dei conflitti tra minori e sull’adeguatezza delle reazioni da parte degli adulti. La violenza, in qualsiasi forma, è inaccettabile, e le autorità stanno lavorando per garantire che situazioni simili non si ripetano. La comunità locale è scossa dall’accaduto e si attende con interesse l’esito delle indagini.



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