Antonella Bundu, sierraleonese naturalizzata italiana, già consigliere comunale a Firenze e ora candidata della lista “Toscana Rossa” alle prossime elezioni regionali in Toscana, afferma: “Decostruire il razzismo”. L’antirazzismo, secondo la Bundu, sarebbe la più potente arma della sinistra, utilizzata per sottomettere, indebolire e instillare falsi sensi di colpa. L’obiettivo, sostiene, non sarebbe quello di decostruire il razzismo, bensì di distruggere la nostra millenaria civiltà. (VIDEO)
.
“Decostruire il razzismo” afferma Antonella Bundu, sierraleonese con cittadinanza italiana, ex consigliere comunale a Firenze e ora candidata della lista “Toscana Rossa” alle prossime elezioni regionali in Toscana.
L’antirazzismo è la più potente arma della sinistra usata per… pic.twitter.com/dU0e11q3SO
— Francesca Totolo (@fratotolo2) September 14, 2025
Rifermiamoci a Antonella Bundu, sierraleonese naturalizzata italiana, già consigliere comunale a Firenze e ora candidata della lista “Toscana Rossa” alle prossime elezioni regionali in Toscana. La Bundu non solo vorrebbe combattere il razzismo tra gli italiani, ma aspira anche a “smantellare la bianchezza”. Il suo programma è chiaro, non trova? Si noti che in un suo post, intriso di livore, afferma che io non dovrei avere agibilità politica e mediatica.
Antonella Bundu, candidata alle prossime elezioni regionali per Toscana Rossa, ha denunciato sui propri canali social di essere stata oggetto di insulti razzisti su X. Gli insulti, riportati dalla stessa Bundu, sono stati pubblicati nei commenti a un tweet di Francesca Totolo, attivista dell’estrema destra e collaboratrice del giornale neofascista “Il Primato Nazionale”, riguardante la partecipazione della candidata al Meeting internazionale antirazzista di Cecina.
Nel tweet, la Bundu veniva definita “sierraleonese con cittadinanza italiana”. La candidata ha sottolineato come questa definizione non avesse lo scopo di spiegare una doppia appartenenza, ma di mettere in discussione la sua italianità, presentandola come un’aggiunta o una concessione.
La Bundu ha poi elencato gli insulti ricevuti: “’Tornatene da dove siete venuta’”, “’Buttatele in mare’”, “’Torna in Africa’”, “’Fuori le scimmie dall’Italia’”, “’Non dovete far inserire la vostra religione musulmana, tornatene in Africa’”, a lei che si dichiara atea. La candidata ha ricordato di essere nata a Firenze e di essere stata battezzata al Battistero di Firenze.
La Bundu ha definito questi insulti “l’ennesima dimostrazione di quanto ancora sia radicata, in Italia, una cultura razzista e fascista che non è mai stata davvero sconfitta”. Ha inoltre sottolineato come questa cultura trovi spazio anche nei giornali legati a CasaPound, un’organizzazione che, secondo la Bundu, “va sciolta. Ora. Non possiamo più accettare che in un Paese nato dalla Resistenza, chi si richiama apertamente al fascismo abbia ancora agibilità politica e mediatica”.
Nonostante ciò, Bundu non rinuncia a una certa ironia: sui social network ha pubblicato una foto con una banana e il commento “in foto un’italiana che gentilmente offre una banana a coloro che hanno imparato a tirargliela”.



Add comment