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Caos a Terni, Bandecchi lascia l’ufficio e si mette di fronte ai contestatori: lo scontro sulle sue posizioni su Gaza diventa pubblico



Questa mattina a Terni, presso Palazzo Spada, sede del consiglio comunale, si è verificata una situazione di forte tensione. Decine di cittadini hanno manifestato contro il sindaco Stefano Bandecchi, contestando duramente le sue recenti dichiarazioni sui social network riguardanti la situazione della popolazione di Gaza e dei bambini palestinesi.



La tensione era già molto alta intorno alle 9:30, all’arrivo del sindaco, nel parcheggio del palazzo comunale. Qui, il primo cittadino ha deciso di affrontare i contestatori, tra cui Gianfranco Mascia, co-portavoce di Europa Verde Umbria ed esponente di Alleanza Verdi e Sinistra, e i parlamentari Walter Verini, del Partito Democratico, ed Emma Pavanelli, del Movimento 5 Stelle.

Durante i successivi dieci minuti, concitati e tesi, si è sfiorato lo scontro fisico con alcuni manifestanti. Non senza difficoltà, Bandecchi ha poi proseguito il suo percorso fino a Palazzo Spada, accompagnato dalle urla di “dimissioni, dimissioni”.

L’atmosfera era altrettanto tesa all’interno dell’aula del consiglio comunale. Con i banchi dell’opposizione vuoti, a causa della diserzione di centrodestra e centrosinistra in segno di protesta contro le parole del sindaco, la seduta si è aperta con la sola presenza dei membri della giunta e della maggioranza di Alternativa Popolare.

Anche in aula, tuttavia, è proseguito il confronto a distanza tra i contestatori e Bandecchi, che, tra un gesto e l’altro, li ha definiti “tifosi di Hamas e fascisti”, accusandoli di avergli impedito di parlare liberamente.



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