Una serata di festa si è trasformata in un tragico evento a Cerreto d’Esi, in provincia di Ancona, dove Giuseppe Caradonna, un carabiniere di 46 anni, è deceduto a causa di un malore improvviso mentre era in servizio alla tradizionale Sagra dell’Uva. Originario di Bari e residente a Montelabbate di Pesaro, Caradonna prestava servizio nel nucleo cinofili del comando di Pesaro Urbino ed era ben noto per le operazioni antidroga condotte nel parco Miralfiore di Pesaro.
La tragedia si è verificata intorno alle 22:30 di venerdì 19 settembre, quando Caradonna, impegnato nel servizio di sicurezza per l’evento, ha accusato un malore e si è accasciato a terra. I soccorsi sono stati immediati, con il personale sanitario presente all’evento che ha tentato di rianimarlo. Nonostante le prolungate manovre di rianimazione e l’invio di un’automedica da Fabriano, ogni tentativo di riportarlo in vita è stato vano, e il militare non ha mai ripreso conoscenza.
Le cause del decesso rimangono da chiarire. Inizialmente, era stata avanzata l’ipotesi di uno choc anafilattico, ma questa necessiterà di ulteriori accertamenti per essere confermata. La scena ha lasciato i colleghi e i presenti in stato di shock, impotenti di fronte alla drammaticità dell’accaduto.
Il sindaco di Cerreto d’Esi, David Grillini, ha espresso il cordoglio dell’intera comunità: “A nome di tutti i cittadini rivolgo le più sentite condoglianze alla famiglia del carabiniere e ai suoi colleghi, profondamente colpiti dalla perdita”. In seguito all’incidente, la festa è stata immediatamente sospesa, con la musica spenta e un clima di profondo dolore tra i partecipanti.
Nonostante la gravità della situazione, l’amministrazione ha deciso di non annullare completamente la sagra. Dopo un confronto con le associazioni e i volontari che organizzano l’evento, è stata presa la difficile decisione di proseguire con la manifestazione. Grillini ha spiegato: “È stata una scelta difficile, perché siamo ancora sotto choc. Ma la Festa dell’Uva è organizzata quasi interamente da realtà del terzo settore che si sostengono grazie a questo evento. Bloccarla avrebbe messo in crisi la loro attività annuale”.
Pertanto, la manifestazione è ripresa, ma con un segno di rispetto per il carabiniere scomparso. Domenica, prima della corsa delle botti, sarà osservato un minuto di silenzio in sua memoria, un gesto che rappresenta la solidarietà della comunità nei confronti della famiglia di Caradonna e dei suoi colleghi.
La morte di Giuseppe Caradonna ha suscitato una forte emozione non solo tra i suoi familiari e amici, ma anche tra i cittadini di Cerreto d’Esi e i colleghi delle forze dell’ordine. La sua dedizione al servizio e il suo impegno nella lotta contro il crimine sono stati apprezzati da tutti coloro che lo conoscevano.



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