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Carne scaduta rimessa in vendita: sequestrate 180 tonnellate in Lombardia, scatta l’allerta alimentare



Un’importante allerta alimentare è stata attivata in Lombardia a seguito della scoperta di oltre 180 tonnellate di carne scaduta nello stabilimento Bervini Primo srl, situato a Pietole, frazione di Borgo Virgilio in provincia di Mantova. L’intervento dei carabinieri del Nas (Nuclei Antisofisticazioni e Sanità) è stato innescato da un’inchiesta condotta dal programma Report, trasmesso su Rai3 e firmato da Giulia Innocenzi, intitolata “Non si butta via niente”. Questa inchiesta ha rivelato possibili pratiche illecite nella gestione e nel riciclo di carne scaduta all’interno dello stabilimento.



Le indagini, avviate circa un anno fa, hanno svelato un sistema di riciclo di carne scaduta presso la Bervini Primo srl, un’azienda specializzata nella lavorazione di carni internazionali. Sono emerse irregolarità nella manipolazione, nel confezionamento e nell’etichettatura delle carni congelate. L’assessore al Welfare, Guido Bertolaso, ha confermato che il 18 ottobre scorso il distretto veterinario ha effettuato un controllo a sorpresa, che ha portato al sequestro di 181 tonnellate di carne presente nella cella di congelamento. Fino a pochi giorni fa, l’azienda aveva negato l’accaduto attraverso il proprio ufficio stampa.

Il 25 novembre, è stata emessa un’allerta alimentare riguardante lotti di carne privi di prove di trattamento termico, con una conseguente richiesta di ritiro dei prodotti. Secondo l’inchiesta, questa carne sarebbe stata riconfezionata nonostante fosse scaduta. Nel frattempo, l’Agenzia di Tutela della Salute (Ats) ha segnalato le presunte pratiche illecite alla Procura di Mantova, ipotizzando reati di frode commerciale e vendita di alimenti non genuini.

La situazione ha suscitato forti critiche da parte del Movimento Cinque Stelle, rappresentato in Regione da Nicola Di Marco, capogruppo del partito. Di Marco ha denunciato l’assenza di una reazione adeguata da parte del Consiglio regionale, affermando: “Nessuna strategia, nessuna azione ulteriore sui controlli”. Ha inoltre sottolineato che le immagini mostrate da Report richiedevano interventi immediati e massicci, dichiarando: “Come è possibile che nell’epoca della sovranità alimentare possa verificarsi uno schifo simile?”.

Il Movimento Cinque Stelle ha annunciato battaglia in vista della prossima legge di bilancio, chiedendo nuovi strumenti per la tracciabilità degli alimenti, come l’implementazione di una blockchain dedicata alla filiera agroalimentare, e maggiori investimenti per potenziare le strutture di controllo.

L’emergenza alimentare ha sollevato interrogativi sulla sicurezza dei prodotti alimentari e sulla capacità delle autorità di garantire il rispetto delle normative. La gestione della situazione da parte delle istituzioni locali è ora sotto scrutinio, con la necessità di garantire che tali eventi non si ripetano in futuro.

Le autorità competenti sono ora chiamate a rafforzare i controlli e a garantire che i consumatori possano fidarsi della qualità e della sicurezza degli alimenti che acquistano. La scoperta di carne scaduta e le pratiche illecite emerse dall’inchiesta pongono un serio interrogativo sulla trasparenza e sull’integrità della filiera alimentare in Lombardia e in Italia.



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