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Chi era Lorenzo Cristea, morto a 20 anni accoltellato fuori dal locale: “Non era un tipo violento”



Si chiamava Lorenzo Cristea, ventenne residente a Trebaseleghe, in provincia di Padova, il ragazzo che ha perso la vita nella notte tra sabato e domenica scorsi, accoltellato durante una rissa scoppiata all’esterno di una discoteca a Castelfranco Veneto. La serata, iniziata come un normale momento di svago con gli amici, si è tragicamente trasformata nell’ultima per il giovane, che è stato colpito da tre fendenti all’addome. L’episodio ha portato all’arresto di due giovani, mentre altre sette persone risultano indagate.



La comunità di Trebaseleghe è profondamente scossa da questa tragedia. La sindaca del comune, Antonella Zoggia, ha espresso il suo cordoglio: “Il mio primo pensiero va alle famiglie delle vittime, colpite da un dolore inimmaginabile, a cui esprimo a nome mio personale e dell’intera comunità di Trebaseleghe la più sentita vicinanza. Episodi di questo genere ci scuotono nel profondo, perché ci pongono di fronte a un fenomeno che purtroppo non riguarda solo un singolo luogo o una singola comunità: è un campanello d’allarme che riguarda l’intero Paese.”

Gli amici di Lorenzo lo ricordano come un ragazzo tranquillo e lontano da atteggiamenti violenti. “Lorenzo non era il tipo da buttarsi in una zuffa, non era un tipo violento”, hanno raccontato. Nato in Italia da genitori di origine rumena, il giovane aveva iniziato a lavorare con il padre nell’impresa edile di famiglia dopo aver conseguito il diploma. Era benvoluto da tutti e la sua scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile tra amici e parenti. Oltre alla perdita di Lorenzo, la rissa ha coinvolto un altro amico del gruppo, ora ricoverato in terapia intensiva a causa delle ferite riportate. Anche due giovani di Castelfranco Veneto sono rimasti feriti, ma in modo meno grave.

Secondo le prime ricostruzioni, la lite sarebbe nata all’interno della discoteca per motivi futili legati a un tavolo riservato. Alcune parole di troppo e spintoni tra due gruppi hanno fatto degenerare la situazione. I buttafuori del locale sono intervenuti per sedare gli animi e separare i presenti, ma la tensione è proseguita all’esterno, nei pressi del parcheggio. Qui, secondo quanto emerso, Lorenzo Cristea e i suoi amici sarebbero stati inseguiti dai membri dell’altro gruppo e aggrediti. Il ventenne è stato uno dei primi a essere colpito mortalmente.

Il padre di uno degli amici di Lorenzo, presente sul posto, ha raccontato al Gazzettino: “Gli hanno detto spostatevi, qui ci siamo noi. E una volta fuori dal locale li hanno aggrediti. Sono stati i buttafuori a prestare i primi soccorsi ai ragazzi feriti insieme agli amici. Come si può vedere, infatti, le macchine sono ancora sporche di sangue.” Ha inoltre aggiunto: “Secondo me gli aggressori sono entrati nel locale già armati.”

Le forze dell’ordine stanno proseguendo le indagini per chiarire l’esatta dinamica dei fatti. Nelle ultime ore, i carabinieri hanno ascoltato le testimonianze degli amici della vittima e di altre persone presenti al momento dell’aggressione. Fondamentali saranno anche le immagini delle telecamere di sorveglianza del locale e delle aree circostanti per identificare tutti i responsabili e comprendere meglio quanto accaduto.

La sindaca Antonella Zoggia ha sottolineato l’importanza di affrontare il crescente problema della violenza tra i giovani: “L’escalation di violenza tra giovani, spesso accompagnata da un vuoto educativo e relazionale, ci impone una riflessione seria e urgente. È giusto contrastare questi fenomeni, promuovendo momenti di ascolto, dialogo e prevenzione. Non possiamo e non vogliamo restare indifferenti.”

La morte di Lorenzo Cristea rappresenta un tragico monito su quanto sia necessario intervenire per prevenire episodi simili in futuro. La comunità attende ora che venga fatta giustizia per lui e per tutti coloro che sono stati coinvolti in questa drammatica vicenda.



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