Il primo nome che salta fuori dopo questa tragedia assurda dell’Elevador da Glória, la storica funicolare di Lisbona, è quello di André Jorge Gonçalves Marques. Quarant’anni, padre di due bambini piccoli, e—purtroppo—il primo tra i diciassette morti identificati. Sì, hai letto bene: diciassette. E ventitré feriti. Una roba che fa venire i brividi solo a pensarci.
André era il guarda-freio, cioè quello che stava ai comandi. A comunicarlo è stato il SITRA, sindacato dei lavoratori dei trasporti, con un post su Facebook. Classico 2025: la notizia te la dà prima un social che un telegiornale. Degli altri, invece, ancora nessuna notizia. Tutto tace.
Se chiedi ai colleghi, dicono tutti la stessa cosa: uno sempre allegro, con il sorriso stampato in faccia e una parola gentile per chiunque. Uno di quelli che ti manca davvero quando non c’è più. C’è chi lo ricorda anche sui social: “Ci siamo incrociati spesso, sempre felice e sempre pronto ad aiutare gli altri. Oggi ti abbiamo perso.” Fa male leggere queste cose, davvero.
Il bollettino? Da incubo: 17 morti, visto che nella notte sono venute a mancare altre due persone che erano rimaste ferite. E 23 feriti, di cui undici stranieri. Tra loro pure una donna italiana che si è rotta un braccio—come se servisse un promemoria che poteva capitare a chiunque.
Per quanto riguarda la dinamica, la polizia sta ancora cercando di mettere insieme i pezzi. Si pensa che sia saltato uno dei cavi di sicurezza e forse pure i freni ausiliari hanno fatto cilecca. Insomma, una sfilza di sfortune che si sono infilate una dietro l’altra. Pare che lo schianto contro un edificio abbia evitato una strage ancora peggiore: il vagone che saliva si è fermato appena in tempo, altrimenti vai a sapere.
Ovviamente hanno bloccato tutte le altre funicolari in città, almeno finché non capiscono cosa diavolo sia successo davvero. Il Portogallo ha dichiarato il lutto nazionale. Il sindaco Carlos Moedas ha parlato di “tragedia mai vista prima”. E ci credo.
In rete girano video pazzeschi: polizia ovunque, soccorritori che si muovono tra i rottami, la funicolare schiantata di lato contro un muro. Una donna, intervistata da SIC, ha detto che il treno “ha colpito l’edificio con una forza brutale ed è crollato come una scatola di cartone”. Roba da film, ma purtroppo è tutto vero.



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