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Clamorosa apertura di Lavrov: “Sono pronto a incontrarlo”. L’Ucraina torna al centro dei negoziati con Washington



Il ministro degli Esteri della Russia, Serghei Lavrov, ha dichiarato la sua disponibilità a incontrare il segretario di Stato statunitense Marco Rubio per discutere questioni relative all’Ucraina e per promuovere l’agenda bilaterale. In un’intervista rilasciata a Ria Novosti, Lavrov ha sottolineato l’importanza di mantenere una comunicazione regolare tra i due paesi, affermando: “È essenziale per discutere la questione ucraina e portare avanti l’agenda bilaterale. Per questo motivo comunichiamo telefonicamente e siamo anche disponibili a tenere incontri di persona quando necessario”.



Quando gli è stato chiesto di commentare l’eventualità di utilizzare i beni russi congelati per sostenere l’Ucraina, Lavrov ha espresso il suo disappunto nei confronti dell’interpretazione delle norme internazionali da parte della Commissione Europea. Ha dichiarato: “L’interpretazione cinica della Carta delle Nazioni Unite e di altre norme giuridiche internazionali… ha cessato di sorprendere da tempo. Tali azioni costituiscono un vero e proprio inganno e una rapina”.

Il ministro ha aggiunto che non esiste un modo legale per estorcere denaro alla Russia e ha avvertito che il paese risponderà in modo appropriato a tali tentativi. “Non importa come venga orchestrato il piano per estorcere denaro ai russi, non esiste un modo legale per farlo e la Russia risponderà in modo appropriato”, ha affermato, evidenziando la determinazione di Mosca a proteggere i propri interessi.

Lavrov ha anche discusso la riservatezza delle trattative con gli Stati Uniti, affermando che non sono stati divulgati tutti i dettagli delle discussioni sulla questione ucraina. Tuttavia, ha sottolineato che quando emergono falsità nei media, la Russia si riserva il diritto di rispondere. “Per ovvie ragioni, non stiamo divulgando tutti i dettagli delle nostre discussioni con la parte americana sulla questione ucraina… Sebbene questo sia esattamente il modo in cui alcuni giornalisti ed esperti tentano di descrivere i negoziati, il che è fondamentalmente errato”, ha dichiarato.

Lavrov ha ribadito la posizione della Russia riguardo alla risoluzione del conflitto in Ucraina, affermando che non è possibile porre fine alle ostilità senza considerare gli interessi russi e affrontare le cause profonde della crisi. In merito alla Crimea e a Sebastopoli, ha affermato: “Gli abitanti della penisola hanno esercitato il loro diritto all’autodeterminazione in un referendum nel marzo 2014, votando a favore della riunificazione con la Russia. Pertanto, la questione della proprietà della penisola è chiusa per noi”.

Queste dichiarazioni arrivano in un momento in cui le relazioni tra Russia e Stati Uniti sono particolarmente tese a causa della guerra in Ucraina e delle sanzioni imposte da occidente contro Mosca. Il conflitto, che ha avuto inizio nel 2014, ha visto un’escalation significativa dopo l’invasione russa dell’Ucraina nel febbraio 2022, portando a una crisi geopolitica senza precedenti.

In questo contesto, le parole di Lavrov sul dialogo con Rubio sembrano suggerire una certa apertura, nonostante le evidenti divergenze tra i due paesi. La volontà di mantenere una linea di comunicazione potrebbe essere vista come un tentativo di evitare ulteriori escalation e di trovare un terreno comune su questioni di interesse reciproco.

Tuttavia, la posizione della Russia sulla Crimea rimane ferma e non sembra esserci spazio per compromessi su questo tema. La comunità internazionale continua a monitorare attentamente gli sviluppi, con molti paesi che sostengono l’Ucraina e contestano l’annessione della Crimea da parte della Russia.



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