Un’ora e un quarto è durata l’audizione di Fabrizio Corona presso gli uffici della Procura di Milano. L’ex re dei paparazzi, inizialmente indagato per revenge porn, ha concluso l’incontro con una dichiarazione che potrebbe cambiare le sorti dell’inchiesta riguardante Alfonso Signorini: “Ho fatto i nomi”.
Durante l’interrogatorio, Corona ha fornito agli inquirenti un elenco dettagliato di aspiranti concorrenti del Grande Fratello che, secondo le sue affermazioni, avrebbero ricevuto messaggi sessualmente espliciti dal conduttore. Non si tratta più di accuse generiche, ma di un dossier strutturato che i pubblici ministeri Alessandro Gobbis e Letizia Mannella dovranno necessariamente esaminare.
L’ex paparazzo ha spiegato: “Per tre minuti ho parlato di revenge porn e per più di un’ora di Alfonso Signorini”. Questo interrogatorio ha preso una piega inaspettata, trasformando Corona da indagato a potenziale testimone chiave di un sistema che va oltre la sua vicenda personale.
All’uscita dal Palazzo di Giustizia, Corona ha lanciato una previsione inquietante: “Secondo me nel giro di cinque giorni gli busseranno a casa e quando gli faranno la perquisizione gli troveranno materiale allucinante. Se gli prendono il cellulare, trovano Sodoma e Gomorra”. Secondo Corona, il telefono di Signorini conterrebbe materiale compromettente e conversazioni che confermerebbero le sue accuse. Ha sfidato i pubblici ministeri: “Perquisite Signorini, prendetegli il cellulare, e vedrete che avevo ragione”.
Dopo la messa in onda della puntata di “Falsissimo” dedicata al “sistema Signorini”, Corona ha riferito di aver ricevuto un’ondata di messaggi. “Oltre cento testimonianze di giovani che avrebbero ricevuto messaggi dal conduttore del Grande Fratello dello stesso tenore di quelli mostrati nel format su YouTube”, ha affermato. Se queste testimonianze venissero confermate, il caso potrebbe trasformarsi da un conflitto personale a un fenomeno sistemico, suggerendo che non si tratti di un episodio isolato, ma di una prassi consolidata per interagire con gli aspiranti concorrenti del reality.
Corona ha espresso la sua frustrazione nei confronti di chi lo accusa di agire per vendetta. “Mi arrabbio con chi dice che faccio le cose per vendetta. Io non faccio vendette contro nessuno. Dopo che ho visto Signorini presentare il suo ultimo libro ho detto ‘ci vuole un bel coraggio’ e ho cominciato a fare telefonate su telefonate e ho recuperato questo materiale, ne ho un sacco, ho delle fotografie sue clamorose”. Riguardo al suo ruolo in televisione, ha dichiarato: “È così importante che non puoi cercare di adescare dei contatti e proporgli un programma televisivo, che deve passare per dei casting e ci sono delle regole”.
Corona ha anche commentato l’atteggiamento dei pubblici ministeri durante l’interrogatorio: “Oggi ho trovato dei pm gentili ed è come se mi avessero chiesto scusa. Ora i pm aspettano la denuncia di Medugno per procedere e poi Signorini verrà indagato”. Ha aggiunto che le sue puntate vengono realizzate rispettando il codice penale, collaborando con il suo avvocato, Chiesa.
Inoltre, Corona ha annunciato due denunce contro Signorini che saranno presentate questa settimana. La prima riguarda Antonio Medugno, ex concorrente intervistato nella seconda puntata di “Falsissimo”. Le accuse includono tentata estorsione e violenza sessuale. La seconda denuncia, sebbene non specificata, suggerisce la presenza di un altro ex concorrente pronto a testimoniare.
Anche il Codacons ha ampliato il caso, presentando un esposto per abuso di potere nei reality. I prossimi giorni saranno cruciali per verificare se le previsioni di Corona si realizzeranno. Se realmente ci sarà una perquisizione a casa di Signorini e se gli investigatori troveranno il materiale che Corona ha definito “Sodoma e Gomorra”. Questo caso potrebbe evolversi in quello che Corona ha descritto come “il Me Too italiano”.



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