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Cosa emerge sull’incidente costato la vita a Beatrice Bellucci: telefoni sotto sequestro e immagini al vaglio



Nella notte tra il 24 e il 25 ottobre 2025, Beatrice Bellucci, una giovane di 20 anni iscritta all’Università degli Studi di Roma Tre, ha perso la vita in un tragico incidente stradale avvenuto in piazza dei Navigatori, tra Ostiense e Ardeatina, a Roma. La giovane si trovava a bordo di una Mini Cooper, guidata da un’amica, quando è stata colpita da una Bmw Serie 1 che viaggiava a folle velocità. L’incidente è avvenuto intorno alle ore 22:00, ma le circostanze esatte di quanto accaduto rimangono ancora poco chiare.



Le indagini sono attualmente in corso e gli inquirenti hanno già sequestrato i telefonini delle persone a bordo della Bmw. Questo provvedimento si è reso necessario per verificare il percorso dell’auto e cercare eventuali video che possano chiarire le ragioni della corsa ad alta velocità. La polizia sta anche esaminando le immagini delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona, nella speranza di ricostruire il tragitto e il comportamento del conducente. Non si esclude l’ipotesi che la Bmw fosse coinvolta in una corsa clandestina, un’eventualità che potrebbe spiegare la velocità e la violenza dell’impatto.

L’incidente si è verificato lungo via Cristoforo Colombo, una delle principali arterie stradali della capitale, dove, secondo alcuni testimoni, sono state viste due automobili sfrecciare affiancate a velocità elevata poco prima dello schianto. La collisione tra la Bmw e la Mini Cooper è stata devastante, tanto che l’auto di Bellucci si è ribaltata. Il conducente della Bmw, un elettricista di 22 anni identificato come L.G., è attualmente indagato per omicidio stradale. I risultati delle analisi tossicologiche hanno escluso la presenza di alcol o droghe nel suo sistema.

Le indagini stanno cercando di stabilire se si sia realmente trattato di una corsa clandestina. Alcuni testimoni hanno confermato di aver visto due coppie di amici al volante, ma non tutti concordano sull’idea di una gara. La posizione del padre di L.G. è chiara: “Guidava piano, è responsabile”. Tuttavia, le autorità stanno considerando tutte le testimonianze e le prove disponibili, poiché anche una semplice guida spericolata può avere conseguenze fatali.

Per facilitare le indagini, gli inquirenti stanno analizzando i contenuti dei telefonini sequestrati. Si cerca di determinare se i giovani a bordo della Bmw stessero registrando la corsa, una pratica che spesso accompagna eventi di questo tipo. È possibile che qualcuno abbia filmato la situazione, documentando la velocità e le manovre azzardate, un fenomeno sempre più comune sui social media.

Inoltre, gli investigatori stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza installate lungo un tratto di circa 10 chilometri della Cristoforo Colombo, dallo svincolo del Grande Raccordo Anulare fino al luogo dell’incidente. Il loro obiettivo è raccogliere dettagli che possano confermare o smentire l’ipotesi di una corsa clandestina, nella quale sarebbero coinvolte almeno tre automobili che viaggiavano a oltre 150 chilometri orari.

La comunità locale è scossa dalla notizia della morte di Beatrice Bellucci, che lascia un vuoto incolmabile tra familiari e amici. La giovane era un’alunna promettente e il suo futuro sembrava luminoso. La sua scomparsa ha sollevato interrogativi sulla sicurezza stradale e sull’educazione al rispetto delle norme di guida, in un contesto dove episodi di guida irresponsabile possono avere conseguenze tragiche.



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