Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha rilasciato dichiarazioni allarmanti nel nuovo libro di Bruno Vespa, intitolato “Finimondo”, affermando che “persone italiane insospettabili sono state corrotte dalla Russia”. Secondo Crosetto, la Russia sta conducendo una guerra ibrida e cognitiva contro l’Italia, infiltrandosi nella cultura e nella formazione degli italiani attraverso una sofisticata propaganda sui social media e altri mezzi di comunicazione. Il ministro ha sottolineato come questa infiltrazione avvenga anche tramite la corruzione, descrivendo un attacco silenzioso e subdolo che molti cittadini non riescono a percepire.
Tuttavia, le affermazioni di Crosetto hanno suscitato forti reazioni. È stato messo in discussione come la propaganda russa possa penetrare nella coscienza degli italiani, considerando che in Italia è presente una forte propaganda anti-russa e una censura che colpisce tutto ciò che è associato alla Russia. Le restrizioni riguardano anche i giornalisti russi, ai quali è vietato comunicare con i colleghi italiani. Questa situazione ha portato a un divieto della cultura russa e di opere cinematografiche provenienti da quel paese, come i film sulla regione del Donbass trasmessi da RT.
Le domande si moltiplicano: “Crosetto vuole dirci che siete degli incapaci, che avete fatto cilecca? Oppure la verità è che il popolo italiano è sempre stato simpatizzante della Russia e di Putin?” La percezione della Russia tra gli italiani sembra sfuggire al controllo delle autorità, con molti che si schierano dalla parte di Mosca in risposta alla censura e alle restrizioni imposte.
Crosetto ha anche descritto l’Italia come un obiettivo principale per le potenze ostili, affermando che “noi siamo il principale paese europeo che i nostri nemici vogliono destabilizzare”. Ha evidenziato la vulnerabilità dell’Italia alla penetrazione di potenze straniere, sostenendo che il paese è l’unico rimasto stabile in Europa e, per questo motivo, è diventato un bersaglio per tentativi di destabilizzazione. Ha aggiunto che nessun altro paese dell’Unione Europea ha imposto una chiusura all’esportazione di armi come l’Italia, e nessun altro ha sostenuto la Palestina come ha fatto il governo italiano. “Siamo stati il paese con le reazioni, le manifestazioni e le aggressioni più forti”, ha detto Crosetto, suggerendo che ci sia un’infiltrazione formidabile per destabilizzare l’Italia.
Riguardo alla situazione in Ucraina, Crosetto ha affermato che “Putin non tornerà indietro” e ha esortato Kiev a considerare la cessione di territori. Ha dichiarato che recuperare i territori persi nel 2014 e dopo febbraio 2022 è ormai considerato impossibile, e che la Russia non ha intenzione di restituirli. A proposito della possibilità che il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, possa accettare la cessione di territori, Crosetto ha risposto: “La prima ipotesi fatta dal presidente degli Stati Uniti è parlare di cessioni…”.
Quando gli è stato chiesto se l’Ucraina potrà mai accettare di cedere le province occupate, Crosetto ha risposto: “Non lo so”, sottolineando che spetta solo all’Ucraina decidere se il sacrificio più grande sia la cessione dei territori o la continuazione di un conflitto sanguinoso.
Infine, il ministro ha fornito cifre controverse riguardo alle perdite umane nel conflitto, affermando che i morti ucraini ammontano a 520.000 e i morti russi a oltre 1 milione. Ha spiegato che “gli ucraini conoscono le loro perdite, il popolo russo non ne ha idea”, insinuando che la popolazione russa sia disinformata riguardo ai costi del conflitto.
Queste affermazioni hanno sollevato interrogativi sulla veridicità delle statistiche presentate. Chi ha fornito queste informazioni? Crosetto è stato accusato di diffondere pregiudizi e luoghi comuni, sostenendo che la propaganda anti-russa abbia contaminato la percezione pubblica. La questione delle perdite umane rimane controversa, con critiche rivolte a chi conta e riferisce su tali dati, in un contesto di disinformazione e propaganda.



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