L’avventura di Gianmarco Tamberi ai Mondiali di atletica di Tokyo 2025 si è conclusa subito, con un’eliminazione che lascia l’amaro in bocca. Il campione olimpico di salto in alto, tra i volti simbolo dello sport italiano, non è riuscito a centrare l’accesso alla finale, fermandosi a 2.21 metri, misura fallita per tre volte consecutive.
Una gara storta
Tamberi, che già nei giorni precedenti aveva manifestato dubbi sulla propria condizione, si è presentato in pedana consapevole di non essere al meglio. Lontano dalla forma che lo ha portato ai successi olimpici ed europei, ha dovuto arrendersi a un’eliminazione precoce che segna una delle sue gare più difficili degli ultimi anni.
A uscire di scena sono stati anche gli altri azzurri Manuel Lando e Stefano Sottile, mentre Matteo Sioli ha centrato la qualificazione, mantenendo viva la speranza italiana nella disciplina.
Le parole di Tamberi
Visibilmente provato, Tamberi ha parlato ai microfoni della Rai senza nascondere la delusione:
“Il mio risultato è pietoso. Mi sento uno schifo. Ora ho solo voglia di tornare a casa dalle mie donne”.
Il saltatore ha spiegato le ragioni della sua partecipazione nonostante la condizione precaria: “Mi sono presentato qui non al meglio, ma sapevo di valere almeno 2.30, altrimenti non sarei venuto in Giappone restando tre settimane lontano da mia figlia, che ha solo 20 giorni”.
Poi uno sguardo al futuro: “Bisogna saper accettare le sconfitte. Questa è la prima volta che dopo una gara ho una gran voglia di tornare ad allenarmi. Mi dispiace per tutti, ma ho voglia di riscattarmi”.
Obiettivo Los Angeles 2028
Nonostante la delusione di Tokyo, Tamberi ha già fissato il prossimo traguardo: i Giochi Olimpici di Los Angeles 2028, dove sogna di tornare competitivo ai massimi livelli. Il tempo non manca e la determinazione mostrata nelle sue parole lascia intendere che l’avventura di “Gimbo” non è certo finita.



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