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Denisa Maria Adas, il 32enne fermato confessa: “L’ho uccisa perché mi ricattava”



Un grave delitto ha scosso la comunità di Prato, dove Denisa Maria Adas, una donna di 30 anni, è stata trovata morta in un’area isolata di Montecatini. Il presunto assassino, un uomo di 32 anni, ha confessato agli inquirenti di aver strangolato la vittima, di averle tagliato la testa e di aver trasportato il corpo in una valigia. Secondo la sua versione, il movente del crimine sarebbe stato un presunto ricatto da parte della donna, che gli avrebbe chiesto 10mila euro per non rivelare alla moglie il loro tradimento.



Il corpo di Denisa Maria Adas è stato rinvenuto nei pressi di un casale abbandonato, nascosto tra i cespugli. La donna era scomparsa il 15 maggio, e il suo ritrovamento ha portato a un’immediata mobilitazione delle forze dell’ordine, che hanno fatto irruzione nell’abitazione del sospettato. L’uomo, residente a Monsummano Terme, in provincia di Pistoia, è già stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario e soppressione di cadavere.

Le indagini sono state facilitate da video di sorveglianza, analisi dei tabulati telefonici e dati GPS relativi alla Golf utilizzata dal presunto colpevole. Questi elementi hanno fornito prove decisive che hanno portato al fermo del 32enne. L’autopsia sul corpo di Denisa sarà eseguita nelle prossime ore per determinare le cause esatte della morte.

Dai primi risultati delle indagini, sembra che la testa della vittima sia stata decapitata e successivamente data alle fiamme, un tentativo apparente di rendere difficile il riconoscimento del corpo. Accanto al cadavere è stato trovato il trolley utilizzato per trasportare il corpo. Si sospetta che il femminicidio sia avvenuto nel bed & breakfast di Prato, dove i due si erano incontrati, e che il killer abbia poi trasportato il corpo a Montecatini per disfarsene in un luogo isolato.

Il racconto del presunto assassino, che sostiene di aver agito per paura di un ricatto, è ancora da verificare. Gli inquirenti stanno esaminando attentamente la sua versione dei fatti per determinare la verità dietro questo tragico omicidio. La confessione dell’uomo ha sollevato interrogativi su come sia potuto arrivare a un atto così estremo e violento.

La comunità di Prato è sotto shock per quanto accaduto. La morte di Denisa Maria Adas rappresenta un tragico esempio di femminicidio, un fenomeno purtroppo ancora presente nella società. Le autorità locali hanno espresso la loro determinazione a combattere la violenza di genere e a garantire che i responsabili di tali atti siano perseguiti con fermezza.

Il caso ha attirato l’attenzione dei media e dell’opinione pubblica, ponendo l’accento sulla necessità di affrontare il problema della violenza contro le donne. Le indagini sono in corso e gli investigatori stanno lavorando per raccogliere ulteriori prove che possano chiarire la dinamica dell’omicidio e il contesto in cui si è verificato.



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