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Dopo Hamas e Netanyahu, ora tocca a Zelensky: Putin loda Trump e sorprende il mondo



Il presidente della Russia, Vladimir Putin, ha recentemente espresso il suo punto di vista sul contributo di Donald Trump nella risoluzione delle questioni internazionali, sottolineando che l’ex presidente degli Stati Uniti sta “facendo molto per risolvere le questioni complicate di oggi che persistono da anni o decenni”. Tuttavia, Putin ha aggiunto che non spetta a lui decidere se Trump meriti il Premio Nobel per la pace. Queste dichiarazioni sono state rilasciate durante una conferenza stampa in risposta a una domanda specifica sul tema.



Putin ha anche menzionato gli sforzi di Trump per trovare una soluzione al conflitto in Ucraina, evidenziando l’importanza del dialogo tra le nazioni. In un altro contesto, Putin ha affermato che se il piano di Trump per Gaza dovesse essere attuato, “rimarrà nella Storia”, indicando la rilevanza storica che tale iniziativa potrebbe avere.

In merito agli sviluppi delle relazioni tra Russia e Stati Uniti, il portavoce del Cremlino, Dmitry Peskov, ha dichiarato che lo “slancio” generato dal vertice tenutosi in Alaska tra Putin e Trump per affrontare il conflitto in Ucraina continua a essere “vivo”. Peskov ha commentato che, nonostante le recenti dichiarazioni del vice ministro degli Esteri russo, Serghei Ryabkov, secondo cui il forte slancio post-incontro si sarebbe “in gran parte esaurito” a causa delle “azioni distruttive” dei Paesi europei, la Russia rimane ottimista nel perseguire una soluzione pacifica.

“Considerato che continuiamo nel nostro desiderio di procedere verso una soluzione pacifica, possiamo dire che questo slancio è vivo, e auspicabilmente continuerà a vivere”, ha osservato Peskov. Ha inoltre espresso la speranza che Trump mantenga la volontà politica necessaria per raggiungere una soluzione pacifica. Riguardo allo spirito dell’incontro di Anchorage, Peskov ha ribadito il suo ottimismo, ma ha anche notato che non ci sono stati sviluppi positivi da parte del governo di Kiev verso una pace negoziata.

Il consigliere per la politica estera di Putin, Yuri Ushakov, ha recentemente affermato che non c’è stata una diminuzione nel dialogo con gli Stati Uniti e che i rappresentanti delle due amministrazioni continuano a lavorare sulla base degli accordi raggiunti dai due presidenti nel vertice di Ferragosto in Alaska.

Durante un incontro dei Paesi della Comunità degli Stati Indipendenti (CSI) a Dushanbe, Putin ha dichiarato che la Russia continuerà a basare i suoi sforzi per una soluzione del conflitto in Ucraina sui “principi fondamentali discussi in Alaska”. Putin ha descritto i risultati dell’incontro con Trump come positivi e ha indicato che riferirà di questi risultati in un incontro ristretto con i capi di Stato presenti al vertice.

Tuttavia, è importante notare che, nonostante le affermazioni ottimistiche, ci sono divergenze all’interno della Russia riguardo alla percezione dell’efficacia di questi incontri. Ryabkov aveva già espresso che il forte slancio dopo l’incontro di Anchorage si era in gran parte esaurito, creando un contrasto con le dichiarazioni più ottimiste di Peskov.

In un altro contesto, Putin ha anche commentato l’autorevolezza del Premio Nobel per la Pace, affermando che è andata “in grande perduta”. Ha precisato che, sebbene non spetti a lui giudicare, ci sono stati casi in cui il Comitato ha assegnato il premio a persone che non hanno realmente contribuito alla pace, danneggiando così il prestigio del riconoscimento. “Un premio Nobel dovrebbe essere assegnato per il lavoro, per qualche tipo di risultato”, ha concluso Putin.



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