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Due petroliere si sono scontrate nello Stretto di Hormuz, causando un incendio. Nessun ferito tra gli equipaggi, ma si indaga sulle cause dell’incidente



Uno scontro tra due petroliere ha provocato un incendio nello Stretto di Hormuz, un’area cruciale per il commercio globale del petrolio. L’incidente è avvenuto a circa 28 chilometri dalla costa del Golfo di Oman, vicino agli Emirati Arabi Uniti. Secondo quanto riportato dall’agenzia Reuters, l’episodio si è verificato nelle prime ore del mattino, ma fortunatamente non ha causato vittime né feriti. Le fiamme, divampate dopo l’impatto, sono state domate rapidamente grazie all’intervento delle autorità locali.



La Guardia nazionale emiratina ha fatto sapere, tramite un post su X (ex Twitter), di aver tratto in salvo 24 membri dell’equipaggio della petroliera Adalynn. La nave, appartenente alla società indiana Global Shipping Holding, si è scontrata con la Front Eagle, un’imbarcazione gestita dalla compagnia Anglo-Eastern con sede a Hong Kong. Anche l’equipaggio della Front Eagle è stato evacuato in sicurezza, come confermato in un comunicato dalla compagnia petrolifera Frontline.

Le cause e le dinamiche dell’incidente rimangono ancora da chiarire. La compagnia Frontline ha dichiarato: “Non siamo al corrente delle ragioni dietro l’accaduto, ma verranno avviate indagini approfondite per accertare i fatti.” Tuttavia, alcune informazioni preliminari fanno riferimento a possibili interferenze al sistema di navigazione satellitare della Front Eagle nelle 24 ore precedenti l’incidente. L’organizzazione marittima britannica UK Maritime Trade Operations (UKMTO) aveva già segnalato anomalie nella navigazione nella stessa area.

Secondo il portale di monitoraggio TankerTrackers.com, la Front Eagle trasportava circa due milioni di barili di petrolio greggio provenienti dall’Iraq ed era diretta al porto cinese di Zhoushan. La Adalynn, invece, viaggiava vuota e stava navigando verso il Canale di Suez, in Egitto.

Nonostante le tensioni geopolitiche tra Iran e Israele, che hanno reso la regione particolarmente instabile, l’azienda britannica per la sicurezza marittima Ambrey ha escluso che lo scontro tra le petroliere sia stato causato da motivi bellici. Tuttavia, l’episodio sottolinea la crescente insicurezza nell’area dello Stretto di Hormuz, uno dei passaggi più strategici per il trasporto di petrolio a livello mondiale. Secondo l’Energy Information Administration degli Stati Uniti, circa il 20% del petrolio globale transita attraverso questo stretto.

L’incidente arriva in un momento di alta tensione nella regione. Il governo iraniano ha più volte minacciato di chiudere lo stretto al traffico marittimo come forma di pressione sugli Stati Uniti e sui Paesi europei. Una chiusura di questa via strategica avrebbe gravi ripercussioni sul commercio energetico internazionale.

Le autorità locali e le compagnie coinvolte stanno collaborando per condurre ulteriori indagini e valutare i danni subiti dalle imbarcazioni. Nel frattempo, l’allerta rimane alta per garantire la sicurezza delle rotte marittime nella regione.



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