​​


Duro gesto di protesta dell’Inter per le decisioni arbitrali nel pari con la Lazio



Dopo il pareggio per 2-2 contro la Lazio, l’Inter ha scelto di non rilasciare dichiarazioni pubbliche, evitando sia le interviste a bordo campo sia la consueta conferenza stampa post-partita. Una decisione inusuale che rappresenta una forma di protesta contro la direzione arbitrale di Daniele Chiffi e, in particolare, contro il rigore assegnato ai biancocelesti nei minuti di recupero.



L’episodio più discusso si è verificato al 94′, quando il Var ha richiamato l’arbitro per un presunto fallo di mano in area di Yann Bisseck. Nonostante le immagini mostrassero il difensore con le braccia dietro la schiena e in una posizione ravvicinata rispetto a Castellanos, il rigore è stato concesso e trasformato, negando così all’Inter una vittoria che avrebbe potuto rilanciare le sue speranze nella corsa allo scudetto.

La società nerazzurra ritiene che episodi simili siano stati giudicati in modo diverso durante la stagione. Un esempio citato è quello accaduto in Lecce-Inter, quando un tocco di mano di Baschirotto su un’azione di Lautaro Martinez non fu punito con un rigore, nonostante la dinamica fosse paragonabile. In quell’occasione, l’arbitro Marinelli e il Var Di Bello decisero di non intervenire.

Le polemiche non si sono limitate al match. Già alla vigilia della partita, la designazione di Marco Guida come assistente Var aveva suscitato perplessità tra i tifosi interisti. Il fischietto di Pompei aveva infatti dichiarato in un’intervista a Radio CRC: “Non mi sento sereno ad arbitrare il Napoli, città in cui vivo”. Per molti, queste parole avrebbero dovuto escluderlo da un incontro così cruciale per la lotta al titolo.

L’episodio del rigore in extremis ha ulteriormente esacerbato il malumore nell’ambiente nerazzurro, già segnato da altre decisioni controverse. Un caso simile era avvenuto durante Inter-Roma, quando un presunto fallo di Ndicka su Bisseck non era stato sanzionato. Stavolta, invece, l’intervento arbitrale ha avuto un impatto decisivo, lasciando l’Inter con un punto anziché tre.

Il tecnico Simone Inzaghi, espulso nei concitati minuti finali del match, ha trascorso oltre un’ora negli spogliatoi con giocatori e dirigenti. La delusione era palpabile, alimentata anche dall’occasione mancata da Marko Arnautovic, che al 95′ ha fallito una ghiotta opportunità per segnare il gol della vittoria su assist di Francesco Acerbi, schierato in attacco nei minuti finali.

Oltre al risultato sul campo, l’attenzione si sposta ora sull’organizzazione dell’ultima giornata di campionato. L’Inter è attesa sul campo del Como, mentre il Napoli ospiterà il Cagliari. I nerazzurri spingono per giocare giovedì 22 maggio, in vista di un possibile spareggio scudetto e della finale di Champions League prevista per il 31 maggio. Dal canto loro, i partenopei preferirebbero evitare una celebrazione del titolo infrasettimanale. La decisione finale sarà presa dal Consiglio di Lega.

Con il pareggio contro la Lazio, l’Inter vede complicarsi ulteriormente la corsa al tricolore, mentre il Napoli, bloccato sullo 0-0 dal Parma, resta a un passo dal titolo. La tensione cresce e il silenzio della società nerazzurra sembra parlare più di mille parole.



Add comment