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È morto il padre di Francesco Nozzolino: “Si è spento tra le mie braccia mentre lo portavo in ospedale. Ora sono solo.”



Il noto volto televisivo Francesco Nozzolino, protagonista del programma “Avanti un altro”, sta vivendo un momento di grande dolore dopo la scomparsa del padre Eduardo, avvenuta il 28 ottobre scorso. La notizia ha colpito profondamente il 35enne, che con il padre condivideva un legame straordinario. I due vivevano insieme e si sostenevano in ogni momento della vita, creando un rapporto di grande intimità.



In un’intervista rilasciata a Fanpage.it, Nozzolino ha descritto il drammatico momento della morte del padre, sottolineando come l’abbia tenuto tra le braccia nei suoi ultimi istanti. “Mio padre è morto tra le mie braccia, è l’unica cosa che mi dà conforto. Quella mattina l’ha passata con me e con i miei cugini. È una consolazione che non sia morto da solo”, ha dichiarato. La sua testimonianza rivela la profondità del legame affettivo che li univa, rendendo la perdita ancora più straziante.

Nozzolino ha anche parlato della sua attuale situazione, esprimendo il profondo vuoto lasciato dalla scomparsa del padre: “È un momento difficile. In questi giorni ho avuto accanto i miei amici, i miei cugini. Sono stati tutti carini con me. Ho cercato conforto nella pace dei miei cari. Piango perché non vederlo in casa è veramente brutto. Ora sono davvero solo. Il mio papà non c’è più. La casa è vuota. Sono sempre stato accanto a lui. Ora devo diventare grande, dovrò rimboccarmi le maniche”.

La mattina del 28 ottobre, Eduardo aveva un appuntamento dal podologo ad Angri, dove si era recato insieme a Francesco e ai suoi cugini. Durante il tragitto, Nozzolino ricorda momenti di leggerezza e risate, descrivendo il padre come vigile e sereno. “Quella mattina traballava, non riusciva a mettersi le scarpe e mi aveva chiesto: ‘Mi aiuti?’”, ha raccontato, evidenziando che già da tempo il padre mostrava segni di affaticamento e stanchezza.

Dopo la visita, il podologo aveva consigliato di recarsi all’ospedale San Giuseppe Moscati di Avellino per approfondire la situazione del piede di Eduardo, affetto da un’ulcera. Nonostante le difficoltà, Francesco ha ricordato come il padre, durante il viaggio verso l’ospedale, tornasse a scherzare e a ridere, dando l’impressione di stare meglio.

Tuttavia, una volta arrivati all’ospedale, la situazione è rapidamente degenerata. Mentre si avvicinavano all’ingresso, Eduardo si è bloccato e si è aggrappato al braccio del figlio, un gesto che ha colpito profondamente Francesco. “Sentivo la mano che si chiudeva con forza attorno al mio braccio, come se fosse l’ultima volta. Poi si è accasciato addosso a me”, ha descritto, rivelando il panico che lo ha attanagliato in quel momento critico.

Un infermiere, accortosi della situazione, è subito intervenuto per prestare soccorso, iniziando un massaggio cardiaco mentre la folla si radunava attorno a loro. “L’infermiere continuava a fare il massaggio cardiaco. Sembrava anche che papà reagisse”, ha raccontato Nozzolino, mantenendo una speranza che ben presto si è rivelata vana. L’arrivo dell’ambulanza ha portato con sé una nuova ondata di ansia, mentre i medici cercavano di stabilizzare Eduardo.

Purtroppo, nonostante gli sforzi, la situazione è precipitata. “A un certo punto ho visto che l’infermiere che era stato il primo a soccorrerlo piangeva. In quel momento ho capito che non ce l’aveva fatta”, ha concluso Francesco, esprimendo il dolore straziante di aver perso il padre.



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