Elena Belloli, una donna di 51 anni, è diventata la vittima di un tragico omicidio-suicidio avvenuto nel tardo pomeriggio di oggi a Cene, un comune in provincia di Bergamo. Secondo le prime ricostruzioni, la donna è stata uccisa a colpi di pistola dal marito, Rubens Bertocchi, di 55 anni, il quale ha poi deciso di togliersi la vita nell’appartamento che condividevano.
L’allerta è stata lanciata da uno dei due figli della coppia, che, non riuscendo a entrare in casa, ha contattato i vigili del fuoco intorno alle 17.00 per chiedere aiuto. All’arrivo delle forze dell’ordine e dei soccorsi, la situazione si è rivelata drammatica: Elena Belloli era già deceduta e Rubens Bertocchi si era suicidato accanto a lei.
Elena Belloli era originaria di Bergamo e viveva con la famiglia al primo piano di un edificio situato in via Bernardo Fanti. Oltre a Bertocchi, lavorava come guardia giurata, la coppia aveva due figli, di 11 e 19 anni. Nella stessa abitazione risiedevano anche i genitori di Elena, mentre al piano superiore viveva la cognata. Fino a qualche anno fa, Elena gestiva insieme alla famiglia un negozio di alimentari, che è stato chiuso a causa di problemi di salute del marito. Il sindaco di Cene, Edilio Moreni, ha commentato l’accaduto evidenziando come la famiglia fosse ben conosciuta e integrata nella comunità. “L’intera comunità di Cene è molto scossa per l’accaduto”, ha dichiarato.
Le indagini sono state affidate ai carabinieri della Compagnia di Clusone e al Nucleo investigativo di Bergamo, coordinati dal sostituto procuratore Giampiero Golluccio. Gli investigatori hanno perquisito l’abitazione, messa sotto sequestro, alla ricerca di eventuali scritti o indizi che possano spiegare il tragico gesto di Bertocchi. La pistola utilizzata, regolarmente detenuta, è stata sequestrata, così come i telefoni cellulari della coppia. Si è appreso che Rubens avrebbe comunicato le sue intenzioni in un messaggio a una persona vicina a Elena.
La comunità di Cene è in lutto e si interroga su come una situazione così drammatica possa essersi verificata in un contesto apparentemente normale. Gli omicidi-suicidi, purtroppo, non sono rari e spesso lasciano dietro di sé un profondo senso di smarrimento e incredulità. Le autorità locali hanno avviato un’indagine approfondita per comprendere le dinamiche familiari che hanno portato a questo evento.
Il caso di Elena Belloli e Rubens Bertocchi è emblematico di una realtà complessa, dove le tensioni e i problemi personali possono culminare in atti estremi. La mancanza di segni premonitori e l’apparente normalità della vita quotidiana rendono difficile individuare situazioni a rischio. Le indagini in corso potrebbero rivelare ulteriori dettagli che aiuterebbero a comprendere le cause di questa tragedia.
In attesa di ulteriori sviluppi, la comunità di Cene si stringe attorno ai familiari di Elena e Rubens, cercando di elaborare il dolore e la confusione generati da un evento così devastante. La vicenda ha acceso un dibattito sulla necessità di maggiore attenzione e supporto per le famiglie che affrontano situazioni di crisi, sottolineando l’importanza di intervenire prima che sia troppo tardi.
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