Un tragico incidente si è verificato sulle spiagge di Pinarella, a Cervia, dove un uomo di 54 anni, risultato positivo alla cocaina, ha investito e ucciso con una ruspa Elisa Spadavecchia, insegnante vicentina di 66 anni in vacanza. Nonostante l’uomo abbia negato l’uso di sostanze stupefacenti durante l’interrogatorio, i test tossicologici hanno confermato la positività. Tuttavia, non è possibile stabilire se avesse assunto droga poco prima dell’incidente, avvenuto sabato scorso.
L’episodio ha riportato alla luce un precedente simile. Nel 2022, lo stesso uomo era stato coinvolto in un incidente mortale a Pisignano, sempre nel comune di Cervia, dove aveva investito e ucciso l’83enne Giuseppe Quercioli. Anche in quell’occasione era risultato positivo alla cocaina, fatto che aveva portato alla revoca della sua patente di guida. Il procedimento penale relativo a quel caso è ancora in corso.
Durante l’interrogatorio davanti al pubblico ministero Lucrezia Ciriello e assistito dal suo legale Vittorio Manes, il 54enne ha ammesso le accuse di omicidio colposo, per cui è attualmente indagato a piede libero. L’uomo ha espresso il desiderio di scusarsi con i familiari della vittima e ha dichiarato di aver scritto loro una lettera. Ha anche sottolineato di lavorare da 36 anni come operatore di macchine movimento terra, affermando che nessuno gli aveva mai fatto notare irregolarità durante le sue manovre in spiaggia. Inoltre, ha negato di essere stato assunto in nero dal proprietario di uno stabilimento balneare o di aver agito per iniziativa personale.
Nel frattempo, si sono svolti ieri a Creazzo, in provincia di Vicenza, i funerali di Elisa Spadavecchia, alla presenza dei suoi cari e della comunità locale. La donna viveva con il marito, ex comandante dei carabinieri. Durante la cerimonia, la figlia Daniela ha letto un messaggio toccante dedicato alla madre: “Non essere qui presente oggi è la decisione più difficile che io abbia mai preso in vita mia, ma come mi hai spesso detto, i figli vengono prima di qualunque altra cosa. Mammuzza, grazie di tutto l’amore che ci hai dato e dei sacrifici che hai fatto per noi. Non avrei potuto avere un esempio migliore del tipo di madre che voglio essere per mio figlio.”
La vicenda ha sollevato interrogativi sulla sicurezza delle spiagge e sull’uso di macchinari pesanti in contesti frequentati da turisti e residenti. Le autorità continuano a indagare per ricostruire con esattezza la dinamica dell’accaduto e accertare eventuali responsabilità ulteriori.
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