Enrico Varriale, noto giornalista sportivo, non fa più parte della Rai. La sua cessazione dal servizio è avvenuta a seguito di una condanna in primo grado, emessa lo scorso giugno, per stalking e lesioni nei confronti di una donna. La decisione di risolvere il rapporto lavorativo è stata comunicata via email ai colleghi di Rai Sport dal direttore Paolo Petrecca, che ha specificato che il contratto di lavoro con Varriale è stato “formalmente risolto”.
Il provvedimento di licenziamento era atteso da tempo, anche se non è direttamente connesso ai procedimenti giudiziari in corso. Fonti interne a Viale Mazzini hanno dichiarato che la decisione si basa su comportamenti considerati incompatibili con gli obblighi contrattuali, definiti “gravemente scorretti”. Questo sviluppo segue la sospensione cautelare che era stata imposta un anno fa, quando Varriale aveva intrapreso azioni legali per demansionamento.
La condanna inflitta a Enrico Varriale lo scorso giugno prevedeva una pena di 10 mesi di reclusione, sospesa, per i reati di stalking e lesioni nei confronti della sua ex compagna. La sentenza, emessa dalla IV Sezione Penale del Tribunale di Roma, ha stabilito che, una volta divenuta definitiva, Varriale dovrà seguire un percorso di recupero presso enti o associazioni dedicate a uomini maltrattanti. Durante il processo, il pubblico ministero aveva richiesto una pena più severa, pari a due anni, evidenziando come la situazione riflettesse una dinamica comune nelle relazioni violente.
Nonostante la condanna in primo grado, i problemi legali per Varriale non si esauriscono qui. Attualmente, è in corso un secondo procedimento per stalking e lesioni, con accuse gravi formulate da un’altra donna con cui ha avuto una relazione. I verbali di questo secondo caso riportano episodi di schiaffi, minacce, molestie, agguati sotto casa e telefonate anonime intimidatorie.
Il licenziamento di Varriale rappresenta un ulteriore capitolo nella sua controversa carriera. Negli ultimi anni, il giornalista ha ricoperto un ruolo di rilievo all’interno della Rai, ma le sue azioni personali hanno avuto conseguenze significative sulla sua vita professionale. La decisione di interrompere il suo contratto di lavoro è stata motivata da comportamenti che non sono stati ritenuti compatibili con il codice etico e gli standard richiesti da un’azienda pubblica come la Rai.
La situazione di Enrico Varriale ha suscitato un ampio dibattito pubblico, non solo per la gravità delle accuse che lo riguardano, ma anche per il modo in cui tali comportamenti influenzano la percezione della figura del giornalista sportivo. Le reazioni sui social media e tra il pubblico sono state miste, con alcuni che hanno espresso solidarietà verso le vittime di violenza, mentre altri hanno manifestato scetticismo riguardo alla gestione della situazione da parte della Rai.
In questo contesto, l’azienda ha ribadito il proprio impegno a mantenere un ambiente di lavoro sano e rispettoso, sottolineando che ogni comportamento che contrasta con questi valori sarà trattato con la massima serietà. La risoluzione del contratto di Varriale è vista come un passo necessario per tutelare l’immagine dell’azienda e garantire un contesto professionale adeguato per tutti i dipendenti.



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