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Enzo Iachetti ospite dalla Berlinguer: “Perché non interviene?” — duro attacco a papa Leone sull’antisemitismo



Enzo Iacchetti, nel corso del suo intervento a È sempre Cartabianca, ha affrontato una serie di tematiche di rilevanza nazionale, tra cui il Ponte sullo Stretto di Messina, il governo, la classe politica, le minacce, il clima di tensione e il silenzio delle istituzioni e della Chiesa in merito al conflitto a Gaza.  Particolarmente significativa è stata la sua critica a Papa Leone XIV, in merito al silenzio del Presidente della Repubblica, del Pontefice e delle istituzioni occidentali riguardo al conflitto a Gaza e all’occupazione della Cisgiordania.  Tale affermazione ha suscitato scalpore sui social media.



L’intervento di Enzo Iacchetti ha sollevato diverse questioni di rilevanza pubblica.  In primo luogo, ha espresso preoccupazione per la mancanza di un’azione concreta contro l’antisemitismo, criticando le dichiarazioni del Papa e invocando misure più incisive, quali sanzioni e l’interruzione della vendita di armamenti.  Ha sottolineato l’inadeguatezza delle sole parole, evidenziando la necessità di un’azione decisa da parte delle autorità globali, tra cui il Papa e i capi di stato, per contrastare efficacemente l’antisemitismo.

Successivamente, Iacchetti ha espresso forti critiche al progetto del Ponte sullo Stretto di Messina, definendolo un’iniziativa irrealizzabile e dannosa per l’economia di Calabria e Sicilia.  Ha inoltre accusato il Ministro Matteo Salvini di perseguire un progetto irrealistico, trascurando le reali esigenze del Sud Italia.  Iacchetti ha proposto di destinare i 13,5 miliardi di euro previsti per il ponte a investimenti in sanità e istruzione, ritenendoli settori prioritari per lo sviluppo della regione.

Infine, Iacchetti ha criticato la gestione del governo, evidenziando le contraddizioni interne e la tendenza a promettere senza mantenere.  Ha espresso preoccupazione per il progressivo svuotamento della Costituzione e ha denunciato l’incapacità delle autorità di gestire efficacemente i propri esponenti.

Nel suo intervento, Iacchetti ha criticato non solo il sistema politico, ma anche quello mediatico, accusandolo di censurare temi delicati, quali il conflitto a Gaza, e di minimizzare manifestazioni pacifiche e documentari come “No Other Land”.  Ha sollevato interrogativi sulla discrezionalità della Rai, affermando: «Mi spiegate perché su alcune questioni la Rai adotta un approccio democratico, mentre su altre si mostra eccessivamente governativa?».

Inoltre, ha denunciato la demoralizzazione dei giovani, attribuendola al clima di tensione e alla carenza di informazione libera.  Infine, ha ironizzato sulle minacce ricevute, raccontando: «Colui che aveva minacciato la mia vita mi ha comunicato che avrebbe dovuto presentarsi alle 18:35. Ho quindi deciso di preparare un ulteriore piatto di pasta per tentare di dissuaderlo, finendo per consumarne personalmente due etti. Si tratta di minacce che ricevo con una certa frequenza».



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