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Esordio di Kelly Doualla in un dibattito pubblico sul razzismo, in un momento in cui le critiche riguardavano la stampa e non la sua figura



Kelly Doualla, giovane atleta di soli 15 anni, ha recentemente conquistato il titolo di campionessa europea Under 20 nei 100 metri a Tampere. La sua vittoria ha suscitato grande interesse, non solo per il suo talento, ma anche per le riflessioni che ha condiviso in un’intervista con La Gazzetta Sportiva. Nonostante la sua giovane età, Doualla si distingue per la maturità e la consapevolezza che ha sviluppato nel corso della sua carriera sportiva.



Quando le è stato chiesto se si aspettava di migliorare il suo tempo di 11″21, Kelly ha risposto con umiltà: “Sono rimasta a un centesimo: considerando le condizioni meteo, col termometro sotto i 20 gradi in assenza di vento, contava solo il piazzamento”. Questo atteggiamento dimostra la sua capacità di focalizzarsi sugli obiettivi piuttosto che sulle aspettative personali.

La vittoria a Tampere le ha aperto le porte a nuove opportunità, tra cui la possibilità di essere convocata per i prossimi Mondiali di atletica leggera a Tokyo. Riguardo a questa eventualità, Doualla ha dichiarato: “Essere tra le papabili di convocazione mi fa capire dove sono arrivata. Ma la scelta spetterà ad altri: mi andrà bene comunque. E capisco che quello può essere un contesto sin troppo grande”. La giovane atleta sembra affrontare questa prospettiva con serenità, consapevole delle sfide che comporta.

Un aspetto che emerge dall’intervista è la sua capacità di mantenere la calma e la concentrazione, nonostante le pressioni esterne. Kelly ha attribuito gran parte della sua tranquillità al supporto del suo team: “Vivo una fase di passaggio: capisco che da gioco che era sta diventando un lavoro. Ma il mio coach Walter Monti, il mio fisioterapista Marco Tabone e i miei genitori mi consentono di rimanere tranquilla. Il resto, brutte cose in testa, lo tengo lontano”. Questo supporto le permette di affrontare le sfide con determinazione e lucidità.

Tuttavia, Doualla non ha esitato a riconoscere le difficoltà che ha affrontato, in particolare legate al razzismo. Ha spiegato: “Anch’io vengo attaccata perché sono nera, ma certe cose mi scivolano via. Le evito, non le leggo”. La sua resilienza è evidente, e ha espresso ammirazione per altre atlete come Paola Egonu e Marta Sylla, che sono riuscite a gestire le critiche e a mantenere la loro posizione nel mondo dello sport. La giovane campionessa ha anche menzionato Sara Curtis, spiegando che sua madre l’ha incoraggiata a seguire corsi di sicurezza in mare, un’attività che però pratica poco. “Sono felice per Sara: spero continui così”, ha aggiunto.

Parlando di progetti futuri, Kelly ha rivelato di essere interessata al salto in lungo, un’attività che la diverte e che vorrebbe integrare nel suo programma di allenamento: “Mi diverte: vorrei incastrarlo presto tra le prove di velocità”. Questa apertura verso nuove discipline dimostra la sua voglia di esplorare e migliorare continuamente.



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