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Famiglia nel bosco, i figli non torneranno a casa per Natale: “Serve una nuova perizia entro quattro mesi”



Il Tribunale dei minori dell’Aquila ha stabilito che i tre bambini, cresciuti nel bosco di Chieti, continueranno a risiedere nella struttura protetta durante il periodo natalizio. La decisione arriva in un contesto di indagini approfondite sulla loro situazione familiare. Il pranzo di Natale potrebbe svolgersi alla presenza del padre, Nathan Trevallion, che giovedì 25 avrà la possibilità di visitare i suoi figli. Tuttavia, la situazione rimane complessa e richiede ulteriori verifiche.



Per garantire il benessere dei minori, è stata disposta una perizia dettagliata che dovrà esaminare vari aspetti della vita dei bambini, inclusi la loro istruzione, salute e equilibrio psico-fisico. Il perito designato, Simona Ceccoli, avrà quattro mesi di tempo per fornire risposte alle domande sollevate dai giudici. Tra le preoccupazioni emerse, vi è la mancanza di documentazione necessaria per le modifiche apportate all’abitazione in cui risiedono i genitori, che ha portato i giudici a considerare la situazione come non conforme.

I giudici hanno inoltre espresso dubbi sulla stabilità del nuovo casolare in cui vivono i genitori dei bambini, sottolineando che la coppia ha già avuto precedenti di scomparsa. Infatti, un anno fa, Nathan Trevallion e la compagna, Catherine Birmingham, erano spariti dopo l’inizio di indagini da parte dei servizi sociali. Questa storia ha sollevato preoccupazioni riguardo alla possibilità che i genitori possano nuovamente allontanarsi, rendendo incerta la situazione abitativa dei minori.

Un altro aspetto critico riguarda il diritto all’istruzione dei bambini, in particolare per la figlia maggiore, che sembra avere difficoltà a leggere e scrivere il proprio nome. Questo elemento ha destato particolare attenzione tra i giudici, i quali hanno sottolineato l’importanza di garantire un’educazione adeguata ai minori.

Nonostante le difficoltà, il pranzo di Natale potrebbe essere celebrato all’interno della casa famiglia, consentendo così ai genitori di partecipare alla festività. Questa possibilità rappresenta un tentativo di mantenere un legame familiare, anche in un contesto di grande incertezza e preoccupazioni per il futuro.

La decisione del Tribunale riflette una volontà di proteggere i minori e di garantire che le loro esigenze siano al centro delle valutazioni. La perizia che sarà effettuata nei prossimi mesi avrà un ruolo cruciale nel determinare il futuro dei bambini e nel valutare se e quando potranno tornare a vivere con i genitori.

La situazione dei tre fratellini continua a essere seguita con attenzione dalle autorità competenti e dai servizi sociali, che monitorano da vicino il loro benessere e il rispetto dei diritti fondamentali. Le indagini e le valutazioni in corso sono fondamentali per garantire che i bambini possano crescere in un ambiente sicuro e stabile, lontano da potenziali rischi.



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