Il pomeriggio di domenica, intorno alle 16:00, Federico Ottaviano, veterinario catanese di 67 anni in pensione, ha deciso di rinfrescarsi nel tratto di mare antistante Cava D’Aliga, in provincia di Ragusa. Si trovava a bordo della sua barca a vela con alcuni amici quando, immergendosi in acqua, è stato trascinato dalle correnti. L’imbarcazione, con autopilota inserito e timone fuori uso, ha proseguito il viaggio senza di lui, lasciandolo isolato in mezzo al mare .
I compagni di bordo, una volta resisi conto dell’accaduto, hanno immediatamente lanciato l’allarme. È partita una vasta operazione di soccorso coordinata da Vigili del Fuoco, Guardia Costiera, Carabinieri e Protezione Civile, con l’utilizzo di elicotteri e motovedette. Le ricerche si sono estese fino al calar della notte e sono riprese all’alba, ma nessuna traccia di Ottaviano è stata individuata .
Intanto, il veterinario si è mantenuto vigile e lucido, adottando una strategia di sopravvivenza basata sulla posizione galleggiante supina, nota come “posizione del morto a galla”. Questa postura gli ha permesso di risparmiare energie, respirare regolarmente e permettere alla corrente di trasportarlo senza sforzi inutili . Nonostante la fatica, Ottaviano ha dichiarato di non aver mai perso lucidità: “Non ho mai perso la lucidità, per fortuna. E per fortuna l’acqua era calda. La corrente tentava di allontanarmi dalla riva ma via via cercavo di recuperare” .
Dopo circa 20 ore – domenica pomeriggio-domenica notte-lunedì mattina – il mare lo ha condotto fino a Punta Regilione, nella zona di Marina di Modica, a circa 60 chilometri a sud del punto di partenza . Qui, nei pressi del resort Terradamare, è apparso stremato ma cosciente. Alcuni operai presenti sulla costa sono intervenuti per soccorrerlo, offrendogli subito acqua e un telefono per mettere in contatto con i familiari .
Immediatamente è stato attivato l’intervento sanitario: i paramedici del 118 lo hanno trasportato all’ospedale Maggiore di Modica per gli accertamenti del caso. Secondo i medici, le sue condizioni sono giudicate discrete, compatibilmente con lo stress e la fatica sostenuta .
Intervistato da Videoregione, Ottaviano ha raccontato i momenti più intensi di questa esperienza: si è fatto guidare dalla corrente e ha resistito galleggiando supino, con il mare calmo che gli ha permesso di riposare e recuperare le forze. Ha dichiarato: “Gli elicotteri non mi vedevano, mi sono lasciato trasportate dalle correnti, fortunatamente l’acqua era calda” .
La comunità locale ha vissuto attimi di grande apprensione durante le ore di assenza di notizie, mentre le autorità continuavano le ricerche. Il ritrovamento di Ottaviano, dopo tante ore, ha commosso parenti, amici e soccorritori, che hanno definito il suo salvataggio “un miracolo”. Il ritorno a riva, da solo e lucido, ha dimostrato la forza mentale, l’esperienza da velista e le conoscenze mediche di Ottaviano, che hanno giocato un ruolo determinante nella sua sopravvivenza .
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