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Fiano polemizza per l’allontanamento, ma due risposte gli chiudono la discussione



La controversia che coinvolge Emanuele Fiano e il professor Orsini si è intensificata negli ultimi giorni, con accuse di censura e attacchi personali. Orsini, ex collaboratore di Rai Tre, ha denunciato di essere stato oggetto di insulti e aggressioni da parte di alcuni esponenti del Partito Democratico, tra cui Fiano, che ha supportato le critiche mosse contro di lui in Parlamento.



Secondo quanto riportato da Orsini, quando scoppiò la guerra in Ucraina, Fiano si sarebbe schierato con i suoi colleghi del PD che lo attaccavano pubblicamente, esprimendo solidarietà nei loro confronti su piattaforme social come Twitter. Orsini ha affermato che Fiano era dalla parte di coloro che cercavano di impedirgli di parlare e che, quando il PD di Enrico Letta chiese alla Rai di rescindere il suo contratto, Fiano non si oppose a questa iniziativa.

Il professor Orsini ha raccontato di aver continuato a lavorare per il programma Carta Bianca senza compenso, sostenendo che la sua decisione fosse dettata da un principio di integrità. Ha inoltre sottolineato che, nonostante gli insulti e le diffamazioni ricevute, Fiano non si è mai espresso a favore di una cessazione di tali attacchi, né ha mai difeso il suo diritto a esprimere le proprie opinioni.

In un post su Facebook del 30 aprile 2022, Fiano avrebbe esortato i genitori degli studenti di Orsini a ritirare i propri figli dai suoi corsi, definendolo “un ignorante qualsiasi” e chiedendo all’università di non corrispondergli più alcun compenso per il suo lavoro di insegnamento. Orsini ha descritto queste azioni come tentativi di isolarlo e metterlo in pubblico ludibrio, simili a quelli che si osservano in contesti autoritari.

La situazione si è ulteriormente aggravata quando, in occasione di un invito a partecipare al Giffoni Festival, il ministro Guido Crosetto ha lanciato un appello su Twitter affinché l’invito fosse annullato. Anche in questo caso, Fiano non avrebbe espresso alcuna solidarietà nei confronti di Orsini.

Orsini ha denunciato di aver subito una serie di aggressioni e insulti pubblici, rendendo difficile per lui partecipare a eventi pubblici e portare i propri figli in luoghi affollati. Ha raccontato di dover indossare un berretto per non essere riconosciuto e di sentirsi costretto a limitare le sue apparizioni in pubblico per proteggere la sua famiglia.

Nonostante le gravi accuse mosse contro di lui, Fiano ha continuato a pubblicare post sui social media, contribuendo a creare un clima di ostilità nei confronti di Orsini. Il professor Orsini ha affermato che Fiano si è schierato con chi lo ritraeva come un nemico della democrazia e ha manipolato le sue parole per presentarlo come un sostenitore di ideologie estremiste.

In risposta a questa situazione, un ex collega di Fiano, Enzo Raisi, ha espresso solidarietà all’ex parlamentare, condannando qualsiasi forma di violenza politica. Tuttavia, ha anche sottolineato che Fiano non ha mai condannato le aggressioni subite da esponenti di destra, suggerendo che la sua attuale situazione sia il risultato di una mancanza di coerenza nei suoi principi.

Raisi ha affermato che “la violenza politica va denunciata sempre”, ma ha invitato Fiano a riflettere sulla sua posizione e a difendere il diritto di tutti a esprimersi liberamente, come lui stesso ha sempre fatto. Ha aggiunto che Fiano ora sta vivendo ciò che molti esponenti di destra hanno dovuto affrontare in passato quando tentavano di parlare in contesti pubblici.



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