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Finalmente assolto il maresciallo Masini: aveva sparato all’aggressore che a Capodanno ferì quattro persone senza motivo



La decisione del giudice per le indagini preliminari del tribunale di Rimini, Raffaella Ceccarelli, di archiviare il caso contro Luciano Masini, comandante della stazione dei carabinieri di Villa Verucchio, è stata accolta con soddisfazione dalla comunità locale e dai rappresentanti delle forze dell’ordine. Simona Magnani, sindaca della cittadina, ha espresso il suo sostegno alla famiglia di Masini, affermando: “È una bellissima notizia che anche tutta la nostra comunità aspettava. Fin da subito ci siamo stretti vicino al papà Gianni, certi del giusto e doveroso operato del luogotenente Masini. Auguriamo a Luciano ed alla sua famiglia di riprendere la doverosa serenità e lo aspettiamo presto, con orgoglio, a Polinago.”



L’archiviazione è avvenuta in seguito agli eventi drammatici della notte di Capodanno, quando Masini ha sparato 12 colpi di pistola contro Muhammad Sitta, un giovane egiziano di 23 anni. Sitta era stato protagonista di un’aggressione in strada, durante la quale aveva accoltellato quattro persone senza apparente motivo. La ricostruzione dei fatti da parte della procura ha confermato che Masini ha agito in legittima difesa, in una situazione di pericolo immediato, per proteggere altre vite.

Nel corso della sua decisione, il giudice ha anche sottolineato che l’uso di spray al peperoncino e tonfa non sarebbe stato adeguato a fronteggiare un individuo armato di coltello e in evidente stato di alterazione, come nel caso di Sitta. Questa valutazione ha contribuito a chiarire le circostanze in cui si è trovato Masini, evidenziando la necessità di agire rapidamente per evitare ulteriori ferimenti.

Anche Alfonso Montalbano, segretario nazionale di Usmia Carabinieri, ha commentato favorevolmente la decisione del gip. Egli ha dichiarato: “Il valoroso sottufficiale dell’Arma era stato indagato per eccesso colposo di legittima difesa dopo i drammatici fatti della notte di Capodanno, quando si era trovato di fronte a un soggetto armato di coltello che, dopo aver ferito gravemente quattro persone, continuava ad avanzare in evidente stato di alterazione. Secondo la magistratura, Masini ‘non aveva alternative’, dovendo impedire ulteriori aggressioni e tutelare la vita altrui e la propria.”

Le indagini hanno beneficiato di prove decisive, tra cui le immagini delle telecamere di videosorveglianza, che hanno permesso di ricostruire con precisione ogni fase dell’intervento di Masini. Queste registrazioni hanno mostrato la lucidità, il coraggio e la determinazione del comandante nel momento in cui ha dovuto affrontare una situazione di grave pericolo.

L’archiviazione del caso rappresenta un importante passo per Masini, che ha dovuto affrontare un periodo di grande stress e incertezze dopo l’incidente. La comunità di Villa Verucchio ha dimostrato un forte sostegno nei suoi confronti, riconoscendo il suo impegno e la sua dedizione nel servizio alla sicurezza pubblica.

L’episodio ha suscitato un ampio dibattito sulla legittima difesa e sulle responsabilità delle forze dell’ordine nel gestire situazioni di emergenza. In questo contesto, la decisione del gip di archiviare il caso potrebbe contribuire a chiarire le linee guida operative per i carabinieri e altre forze di polizia, specialmente in situazioni in cui la vita delle persone è in pericolo.



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