Negli anni del boom economico italiano, un giovane chimico di nome Francesco Rivella, appena laureato a Torino, iniziò un’avventura che avrebbe cambiato non solo la sua vita, ma anche quella della Ferrero, oggi una delle multinazionali più amate al mondo. Rivella, morto venerdì all’età di 97 anni, è stato una figura chiave nella crescita dell’azienda, trasformandola da una realtà locale a un marchio di fama globale.
Assunto da Giovanni Ferrero, zio di Michele Ferrero, Rivella iniziò a lavorare nella piccola fabbrica di Alba, in provincia di Cuneo, dove tuttora si trova la sede principale dell’azienda. Nato a Barbaresco, sempre nel cuneese, Rivella non si allontanò mai troppo dalle sue radici. Tuttavia, i suoi viaggi alla scoperta di nuove materie prime lo portarono presto oltre i confini italiani, al fianco di Michele Ferrero, che nel frattempo aveva preso le redini dell’azienda dopo la morte del padre Pietro.
Il braccio destro di Michele Ferrero
Grazie alle sue competenze tecniche e alla sua dedizione, Rivella divenne rapidamente il braccio destro di Michele. A Milano, lavorava in un laboratorio creato appositamente per analizzare le materie prime che Michele acquistava durante i suoi viaggi con lo zio Giovanni. Ma non solo: Rivella studiava anche i prodotti della concorrenza di tutta Europa, contribuendo a sviluppare nuove idee e strategie per il marchio.
Tra le sue intuizioni più celebri si racconta che ci sia anche un contributo fondamentale alla nascita della Nutella, la crema spalmabile che ha conquistato il cuore di milioni di persone in tutto il mondo. Questo prodotto iconico, che ha compiuto 60 anni nel 2024, rappresenta uno dei simboli del miracolo economico italiano e del genio imprenditoriale della famiglia Ferrero.
Innovazione e successo: i prodotti che hanno fatto la storia
Negli anni in cui la Ferrero si affermava sul mercato internazionale, Rivella ebbe un ruolo importante nello sviluppo di alcuni dei prodotti più famosi del marchio. Con il suo lavoro come dirigente tecnico e successivamente come direttore delle ricerche di base del gruppo, contribuì alla creazione di successi intramontabili come il Mon Chéri (1956), il Kinder Cioccolato (1968), i Tic Tac (1969), il Kinder Sorpresa (1974) e i Ferrero Rocher (1982).
La sua capacità di combinare innovazione e qualità fu determinante per posizionare la Ferrero come leader nel settore dolciario. Rivella lavorò nell’azienda per ben quarant’anni, fino alla pensione nel 1993, lasciando un’eredità indelebile nel mondo dell’industria alimentare.
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