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Funicolare “Gloria” deragliata a Lisbona: 15 morti. Italiana ferita, era col figlio



Un tragico incidente ha colpito la funicolare Glória a Lisbona, dove almeno 15 persone hanno perso la vita a seguito di un deragliamento avvenuto in una zona centrale e molto frequentata della capitale portoghese. Tra i feriti si trova una ricercatrice italiana, l’unica della sua nazionalità coinvolta nell’incidente, che viaggiava con il figlio.



La donna, originaria dell’Aquila, ha riportato diverse lesioni e una frattura, ma fortunatamente non è in pericolo di vita. Il suo bambino, miracolosamente illeso, è stato subito soccorso e affidato ai servizi di emergenza. L’ambasciata italiana sta seguendo da vicino la situazione, offrendo assistenza alla connazionale ferita.

L’incidente si è verificato mentre la ricercatrice si trovava nel vagone posteriore della funicolare, quello immediatamente dietro alla cabina che ha perso il controllo e si è schiantata contro un edificio. Le immagini diffuse dai media locali mostrano la devastazione causata dall’impatto, con la carrozza gialla accartocciata e circondata da squadre di soccorso, vigili del fuoco e mezzi della protezione civile, impegnati per ore nel recupero delle vittime.

I primi rapporti indicano che due possibili cause del deragliamento potrebbero essere il cedimento di un cavo o un guasto al sistema di frenata. Al momento, l’ipotesi di un malfunzionamento tecnico sembra la più probabile, ma sarà l’inchiesta avviata dalle autorità portoghesi a chiarire la dinamica esatta dell’incidente. La direttrice della Protezione civile, Margarida Castro Martins, ha dichiarato che due persone versano in condizioni critiche, mentre altre cinque hanno riportato ferite meno gravi.

Il drammatico evento ha avuto luogo in una delle aree più vivaci di Lisbona, tra il Bairro Alto e la Plaza dos Restauradores, un punto di passaggio per turisti e residenti. Il panico ha colto molti pedoni, che si sono dati alla fuga verso l’Avenida da Liberdade per evitare di essere coinvolti. La funicolare Glória, in servizio dalla fine dell’Ottocento, non era solo un mezzo di trasporto, ma un simbolo della città, capace di trasportare oltre un milione di passeggeri ogni anno. In pochi istanti, un’icona turistica si è trasformata in un luogo di morte e distruzione.

Le reazioni istituzionali non si sono fatte attendere. Il presidente della Repubblica portoghese, Marcelo Rebelo de Sousa, ha espresso “profondo cordoglio” per le vittime e ha manifestato la sua vicinanza ai familiari. Anche il primo ministro Luis Montenegro ha proclamato lutto nazionale. Cordoglio è giunto anche dall’Europa, con Ursula von der Leyen che ha espresso le proprie condoglianze in portoghese, sottolineando come l’Elevador da Glória rappresenti un punto di riferimento per Lisbona e per milioni di visitatori. Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, ha parlato di “solidarietà dell’Europa intera con le famiglie delle vittime e con la comunità portoghese”.

Dall’Italia, la premier Giorgia Meloni ha dichiarato: “Ho appreso con profondo dolore del tragico deragliamento dell’Elevador da Glória a Lisbona. A nome del governo italiano e mio personale, esprimo sincero cordoglio e vicinanza al Portogallo, alle famiglie delle vittime e ai feriti”. L’ambasciata italiana a Lisbona, in stretto contatto con la Farnesina, sta monitorando la situazione e fornendo assistenza alla connazionale ferita.

In aggiunta alla tragedia, si è aperto un dibattito sulle condizioni di sicurezza della funicolare. I sindacati dei lavoratori della Carris, la società pubblica che gestisce il servizio, hanno denunciato la necessità di una manutenzione più accurata, in particolare riguardo alla tensione dei cavi. Manuel Leal, rappresentante dei lavoratori, ha affermato: “Avevamo segnalato criticità specifiche, ma non siamo stati ascoltati”. Tuttavia, l’azienda ha respinto le accuse, con il presidente Brito Bogas che ha sottolineato che “i protocolli di manutenzione sono stati rispettati scrupolosamente”, ricordando come l’ultima revisione generale risalga al 2022, in linea con la cadenza quadriennale prevista.



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