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Gattuso durissimo dopo Moldavia-Italia: “Quello che ha fatto il pubblico è inaccettabile, una vergogna”



L’Italia ha ottenuto un successo, seppur insufficiente, contro la Moldavia, conquistando tre punti fondamentali ma mostrando una prestazione deludente. La squadra azzurra ha sbloccato il risultato solo al 90′ grazie a un gol di Mancini e Pio Esposito, ma la confusione e l’ansia offensiva hanno caratterizzato l’intera partita, nonostante la presenza di quattro attaccanti in campo sin dall’inizio.



Il ct azzurro, Rino Gattuso, ha faticato a trovare aspetti positivi da sottolineare, e nel post partita ha cercato di giustificare il risultato: “Sono contento, nulla è mai scontato”. Tuttavia, non ha potuto nascondere il suo disappunto di fronte alle contestazioni dei tifosi presenti sugli spalti, dichiarando: “Non lo accetto, ciò che ho sentito questa sera è stata una vergogna”.

Gattuso, visibilmente scuro in volto, ha espresso il suo malcontento riguardo all’atteggiamento dei circa 500 tifosi italiani presenti allo stadio, che hanno contestato la squadra con cori di disapprovazione. “Mi spiace ciò che ho sentito oggi e penso che sia una vergogna, sui cori di contestazione da parte dei tifosi qui presenti. Non è il momento di farlo, di gridare di andare a lavorare ai giocatori, ma di stare tutti uniti. Chi contesta la squadra non lo accetto, ma va bene… noi andiamo avanti a lavorare seriamente”.

Il pensiero di Gattuso si è poi concentrato sulla partita, che si è risolta solo nel finale. Ha sottolineato come l’Italia, pur essendo votata all’attacco, fosse composta da molti giocatori nuovi che non avevano mai giocato insieme. “Partite facili non esistono… se siete rimasti alla goleada contro questa squadra per 11-1 è un problema vostro, non mio. Mettere undici giocatori nuovi dal primo minuto non è mai facile. Dentro di me pensavo anche di perdere prima della partita, perché non c’è nulla di scontato. Io sono soddisfatto di quello che ho visto questa sera, non hanno mai tirato in porta, non abbiamo mai rischiato”.

La questione delle contestazioni da parte del pubblico ha colpito profondamente Gattuso, il quale ha affermato di non avere nulla da rimproverare ai suoi giocatori per quanto riguarda impegno e dedizione. Tuttavia, ha richiamato l’attenzione sul format delle qualificazioni, che penalizza l’Italia. “Le qualificazioni? Nel ’94 c’erano un paio di Nazionali africane, quando giocavo io la seconda direttamente andava ai Mondiali, oggi no. Le difficoltà ci sono e lo so che è un problema, ma è così e lo sappiano. Non dovete chiedere a me se va bene così oppure no, di certo è molto più complicato di prima”.

La partita contro la Moldavia ha messo in evidenza non solo le difficoltà della squadra, ma anche il clima di tensione che si è creato tra i tifosi e la squadra. Nonostante il risultato positivo, il ct ha avvertito che la strada da percorrere è ancora lunga. “Abbiamo bisogno di lavorare e di trovare la giusta intesa tra i giocatori. Non possiamo permetterci di abbatterci per le contestazioni, ma dobbiamo rimanere uniti e concentrati sul nostro obiettivo”.



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