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Giovane risorsa deruba quattro persone, poi si barrica in un appartamento: lo prendono dopo due ore



Un grave episodio di criminalità ha scosso il centro di Vicenza sabato pomeriggio, quando un cittadino tunisino di 17 anni ha tentato di mettere a segno quattro rapine in meno di un’ora. Dopo aver seminato il panico tra i passanti, il giovane ha trovato rifugio in un’abitazione di contra’ Santi Apostoli, dove ha tenuto impegnate le forze dell’ordine per quasi due ore prima di essere arrestato.



Il primo tentativo di rapina è avvenuto a ponte San Michele, seguito da un secondo assalto in viale Margherita, dove il giovane ha aggredito un pensionato di 84 anni. Quest’ultimo, nel tentativo di difendersi, è caduto a terra ed è stato successivamente trasportato all’ospedale con un codice di media gravità. Il terzo tentativo si è verificato poco dopo, sempre in viale Margherita, dove il tunisino ha chiesto del cibo in una pizzeria, ma dopo aver ricevuto una pizza l’ha gettata a terra. Ha poi rivolto la sua attenzione a una famiglia che si era appena alzata da tavola. Una delle vittime ha raccontato: “Ha detto che aveva bisogno di qualcosa da mangiare. Gli ho dato 5 euro, ma lui ha insistito che voleva di più. Gli ho detto di andarsene e ha cercato di strapparmi l’orologio”.

Il giovane ha continuato la sua fuga, materializzandosi in piazza dei Signori, dove ha colpito per la quarta volta in meno di un’ora. Durante questo periodo, le forze dell’ordine erano già state allertate dagli avventori che avevano assistito agli eventi e avevano seguito i movimenti del ragazzo. Le pattuglie, tra cui anche quella del capogruppo di FdI in consiglio comunale, Nicolò Naclerio, sono riuscite a intercettare il fuggitivo in viale Eretenio. Per sfuggire all’arresto, il giovane si è tuffato nel fiume Retrone, attraversandolo a nuoto prima di scalare la facciata di un edificio e entrare in un appartamento al primo piano di un palazzo storico.

Una volta all’interno, il 17enne ha distrutto oggetti e ha lanciato pezzi di vetro e vestiti contro gli agenti, che cercavano di convincerlo a uscire. Una residente ha descritto la scena dicendo: “Ho sentito mobili spostarsi, oggetti che si rompevano. L’appartamento sotto di noi è vuoto e ho pensato che fossero entrati i ladri. Mi sono affacciata leggermente e ho sentito la polizia, le urla, questo ragazzo che mandava a quel paese tutti noi italiani e tirava vetri contro i poliziotti”. La situazione ha creato panico tra i residenti, che si sono rinchiusi nelle loro abitazioni.

Le forze dell’ordine, tra cui poliziotti, carabinieri e personale del Suem, hanno circondato l’edificio. Il giovane ha svuotato un estintore e ha tentato di scappare da un terrazzino, ma gli agenti avevano già presidiato l’uscita. Nonostante i tentativi di fuga, il tunisino ha continuato a lanciare oggetti contro gli agenti e a creare caos all’interno dell’appartamento.

Le ricerche per rintracciare il minorenne si sono estese all’intero palazzo, e dopo circa mezz’ora di tensione, il ragazzo è stato finalmente individuato mentre si trovava intrappolato in una rientranza. Anche se è stato recuperato, ha continuato a opporre resistenza fino all’ultimo. Alla fine, gli agenti sono riusciti a caricarlo su un’auto di pattuglia e lo hanno portato alla questura.

Nicolò Naclerio, commentando l’accaduto, ha dichiarato: “Chi delinque non ha più riserve. Non ha più freni. Ruba di giorno, in un’attività commerciale, davanti a testimoni. Non ci sono più freni. Ringrazio tutte le forze dell’ordine intervenute, ma non prevedo un futuro roseo a Vicenza”. L’arresto del giovane, disposto dalla procura dei minori, ha sollevato interrogativi sulla sicurezza nella città e sulla necessità di misure più efficaci per prevenire atti di violenza e rapine



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