Un episodio insolito ha avuto luogo lungo la costa tra Cecina e Vada, in provincia di Livorno, dove un ragazzino di 13 anni è stato sorpreso alla guida di una moto d’acqua. Il giovane, in vacanza con il padre, è stato fermato dagli uomini della Guardia Costiera durante un controllo di routine, parte dell’operazione “Mare e Laghi Sicuri”, coordinata dalla Direzione Marittima di Livorno.
Secondo quanto riportato dai quotidiani locali, il controllo è avvenuto nella giornata di martedì 12 agosto. Durante un pattugliamento, i militari hanno notato il giovane alla guida del mezzo, accompagnato dal genitore. Nonostante il tentativo del ragazzo di far credere che fosse il padre a condurre la moto d’acqua, gli uomini della Guardia Costiera hanno rilevato un dettaglio decisivo: il 13enne indossava il laccetto di sicurezza, che rappresenta una prova chiara della sua responsabilità alla guida.
Il padre, che possiede regolarmente una patente nautica, è stato immediatamente invitato a prendere il controllo del mezzo e a rientrare al porto di Cecina, dove la moto d’acqua era stata noleggiata. Successivamente, entrambi sono stati convocati presso gli uffici del comando locale per chiarire l’accaduto.
La situazione si è conclusa con una multa particolarmente severa per il genitore. L’uomo ha ricevuto una sanzione di 3.670,33 euro per aver violato le normative previste dal Codice della Nautica da diporto. In Italia, infatti, la guida di moto d’acqua è riservata esclusivamente ai maggiorenni muniti di Patente Nautica di Categoria A, indipendentemente dalla potenza del motore del mezzo. Le moto d’acqua sono classificate come natanti da diporto sotto i quattro metri e sono soggette a regolamenti specifici per garantire la sicurezza in mare e la tutela dell’ambiente marino.
Le restrizioni relative all’uso delle moto d’acqua sono state introdotte proprio per evitare situazioni rischiose sia per chi si trova alla guida che per altre persone in acqua o su imbarcazioni vicine. La normativa mira anche a preservare l’ecosistema marino, spesso compromesso da comportamenti irresponsabili.
L’episodio ha suscitato particolare attenzione, soprattutto perché coinvolge un minore. La Guardia Costiera ha sottolineato l’importanza del rispetto delle regole per prevenire incidenti e garantire la sicurezza di tutti. L’operazione “Mare e Laghi Sicuri” rappresenta uno degli strumenti principali per monitorare le attività nautiche lungo le coste italiane durante la stagione estiva.
Non si tratta del primo caso in cui le autorità intervengono per sanzionare comportamenti non conformi alle leggi vigenti. Episodi simili evidenziano la necessità di maggiore consapevolezza da parte dei genitori e degli adulti responsabili, soprattutto quando si tratta di mezzi considerati potenzialmente pericolosi.
La vicenda ha messo in luce quanto sia fondamentale conoscere e rispettare le normative relative alla nautica da diporto. La Patente Nautica di Categoria A non è un semplice documento burocratico, ma uno strumento essenziale per garantire che chi si trova alla guida sia consapevole delle responsabilità che comporta l’utilizzo di mezzi come le moto d’acqua.
Il caso del turista olandese e di suo figlio rappresenta un monito per tutti coloro che si avvicinano al mondo della nautica senza informarsi adeguatamente. La Guardia Costiera continuerà a intensificare i controlli lungo le coste italiane, soprattutto durante i periodi di maggiore afflusso turistico, per assicurarsi che le norme vengano rispettate e per garantire la sicurezza collettiva.



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