Una scoperta sorprendente è avvenuta in provincia di Napoli, dove i carabinieri hanno rinvenuto un’arma da fuoco insolita e miniaturizzata, camuffata da comune portachiavi. L’operazione, condotta dai militari del comando provinciale, ha portato all’arresto di un uomo di 50 anni, incensurato, originario di Giugliano. La pistola, che a prima vista somiglia a un telecomando per cancelli automatici, era nascosta sul comodino dell’abitazione dell’uomo a Villaricca.
Durante la perquisizione domiciliare, oltre al curioso portachiavi-pistola, sono stati trovati quattro fucili da caccia, una pistola Walther e 57 cartucce di diverso calibro. Il proprietario delle armi è stato accusato di detenzione di armi clandestine e ora attende il processo.
La pistola-portachiavi è così piccola da poter essere tenuta nel palmo di una mano e dispone di un anello per essere agganciata alle chiavi. Nonostante le dimensioni ridotte, si tratta di un’arma perfettamente funzionante, in grado di sparare due proiettili calibro 7.65. I due pulsanti presenti sul lato anteriore dell’oggetto servono a far esplodere i colpi. Gli investigatori hanno sottolineato come la sua forma discreta la renda particolarmente pericolosa, poiché può facilmente passare inosservata.
L’episodio arricchisce ulteriormente l’elenco di armi “insolite” sequestrate dalle forze dell’ordine nella zona. Tra queste figurano la famosa penna calibro 22, le armi giocattolo modificate per sparare proiettili veri e modelli più conosciuti come il mitragliatore Skorpion di origine cecoslovacca, l’AK47 russo e l’Uzi israeliano. La varietà e la particolarità di queste armi evidenziano la creatività e l’ingegno con cui spesso vengono progettate per eludere i controlli.
La scoperta della pistola-portachiavi sottolinea ancora una volta l’importanza delle attività investigative e delle operazioni di controllo sul territorio. Le forze dell’ordine continuano a lavorare intensamente per prevenire la diffusione di armi clandestine e garantire la sicurezza pubblica.
Il caso ha suscitato grande attenzione non solo per la natura insolita dell’arma sequestrata, ma anche per il contesto in cui è stata trovata. L’uomo arrestato, incensurato e residente a Villaricca, non aveva precedenti penali ed è stato descritto come una persona apparentemente al di fuori di circuiti criminali. Tuttavia, il possesso di un arsenale così variegato solleva interrogativi sulle motivazioni che lo hanno spinto a detenere tali strumenti.
Le indagini sono ancora in corso per determinare l’origine delle armi sequestrate e il possibile legame del proprietario con attività illecite. Gli investigatori stanno anche cercando di capire se la pistola-portachiavi possa essere stata utilizzata o destinata a scopi specifici.
La vicenda rappresenta un ulteriore monito sulla necessità di intensificare i controlli e le operazioni contro il traffico di armi. La discrezione e la facilità con cui alcune di queste possono essere nascoste rendono il lavoro delle forze dell’ordine sempre più complesso. Tuttavia, il sequestro effettuato dai carabinieri dimostra l’efficacia delle loro attività investigative e la capacità di individuare anche le minacce più insidiose.
Il 50enne arrestato è ora in attesa di giudizio e dovrà rispondere delle accuse mosse nei suoi confronti. Nel frattempo, la pistola-portachiavi e le altre armi sequestrate sono state messe a disposizione degli esperti balistici per ulteriori analisi.
La scoperta a Villaricca si aggiunge ai numerosi episodi che negli ultimi anni hanno visto il ritrovamento di armi insolite e sofisticate in provincia di Napoli. Questi episodi continuano a evidenziare la necessità di un impegno costante da parte delle istituzioni per contrastare il fenomeno della diffusione delle armi clandestine e garantire la sicurezza dei cittadini.
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