​​


Il confronto tra Pd e De Luca sulle Regionali in Campania si è chiuso prima ancora di partire



La trattativa tra Vincenzo De Luca e il Partito Democratico di Elly Schlein sembra già giunta al termine, nonostante sia appena cominciata. Il governatore uscente, il cui ultimo libro è intitolato “Nonostante il Pd”, non ha mai avuto un buon rapporto con il partito. Le aspettative di un avvicinamento sembrano quindi infondate, soprattutto ora che De Luca non può più candidarsi per un terzo mandato e che si parla di “superare il deluchismo”.



Durante un recente vertice con i capigruppo regionali, De Luca ha espresso la sua volontà di avere un ruolo attivo nella coalizione, nel programma e nella scelta del candidato. Si è fatto il nome di Lucia Fortini, attuale assessora regionale, ma la sua candidatura resta incerta. In risposta alle richieste del governatore, il Partito Democratico ha immediatamente ribadito la sua posizione, chiarendo che non ci sarà spazio per le condizioni avanzate da De Luca.

Igor Taruffi, responsabile nazionale dell’organizzazione del Pd (area Schlein), ha dichiarato al termine di una riunione di tre ore con Davide Baruffi (area Bonaccini) e altri dirigenti: “Auspichiamo che ci sia un confronto con De Luca, ma nessuno può porre condizioni”. Questo commento evidenzia la chiara mancanza di disponibilità da parte del partito a soddisfare le richieste del governatore.

Il vertice ha visto la partecipazione di segretari provinciali, membri della direzione nazionale e vari rappresentanti del partito, ma nonostante il “confronto molto positivo” citato da Taruffi, non c’è stata alcuna apertura verso le proposte di De Luca. Le posizioni rimangono inconciliabili e ora il partito dovrà decidere come procedere.

La situazione attuale rappresenta un primo round di negoziazioni, in cui le parti sembrano avere obiettivi divergenti. De Luca è consapevole che le sue richieste potrebbero risultare eccessive, ma è determinato a ottenere un certo controllo sulla selezione del candidato presidente. La sua ambizione è quella di escludere dalla corsa il M5s e il suo candidato Roberto Fico, sostenuto dal sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, e dall’area Schlein del Pd. In alternativa, De Luca potrebbe spingere per un altro esponente pentastellato, come Sergio Costa.

Un incontro tra Elly Schlein e De Luca non è da escludere, ma Taruffi ha sottolineato l’importanza di mantenere un’unità all’interno del partito: “Abbiamo la necessità di tenere insieme un gruppo dirigente diffuso, che ha lavorato e sta lavorando in modo unitario”. Questo implica che le decisioni non possono essere prese senza il consenso dei Dem locali.

Tra i partecipanti al vertice c’era anche Piero De Luca, figlio del governatore, che ha commentato: “Faremo di tutto per vincere le elezioni”. La sua presenza suggerisce che la questione è di grande rilevanza per la famiglia.



Add comment