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Il drammatico appello di un pediatra a Gaza: “Senza latte artificiale i neonati moriranno”



Le riserve di latte artificiale nell’ospedale Nasser di Khan Younis, situato nella Striscia di Gaza, stanno per esaurirsi, e i neonati ricoverati, in particolare quelli prematuri, rischiano di morire per malnutrizione. A dare l’allarme è stato il dottor Ahmad Al-Farra, direttore del reparto di pediatria della struttura.



In un video diffuso sui media palestinesi, il medico ha descritto la gravità della situazione, sottolineando come il blocco imposto da Israele abbia impedito l’arrivo di aiuti umanitari, inclusi i rifornimenti di latte in polvere. “Da quattro mesi – ha dichiarato – Tel Aviv ha bloccato quasi completamente l’ingresso degli aiuti umanitari, compreso il latte artificiale, causando una carenza critica nei nostri magazzini”.

Il dottor Al-Farra ha spiegato che i principali tipi di latte pediatrico, come “formula 1”, “formula 2”, “lactose free” e “anti rigurgito”, utilizzati per nutrire i neonati nei primi mesi di vita, sono ormai quasi del tutto esauriti. Questi prodotti sono fondamentali per i bambini che non possono essere allattati al seno o che hanno particolari esigenze alimentari, come quelli intolleranti al lattosio o con problemi gastrointestinali.

Durante il video girato nella terapia intensiva pediatrica, il medico ha mostrato una culla con un bambino prematuro e ha spiegato che la sua sopravvivenza dipende interamente dalla disponibilità di latte artificiale specifico, noto come “premature formula”. “Come potete vedere – ha detto – qui c’è un bambino prematuro che dipende completamente dal latte artificiale ‘premature formula’, la cui disponibilità è ormai vicina allo zero presso l’ospedale Nasser”.

Il pediatra ha aggiunto che senza una quantità adeguata di latte, i neonati non possono sopravvivere: “Se non ricevono il nutrimento necessario, andranno incontro ad arresto del metabolismo e squilibri elettrolitici, condizioni che porteranno rapidamente alla morte”.

La situazione è resa ancora più drammatica dal fatto che il blocco imposto da Israele non consente l’ingresso di aiuti umanitari essenziali. Il dottor Al-Farra ha quindi rivolto un appello urgente alle organizzazioni internazionali, tra cui UNICEF, UNRWA e OMS, affinché intervengano per fare pressione sulle autorità israeliane e permettere l’ingresso a Gaza dei rifornimenti di latte in polvere. “Questo è il nostro ultimo appello – ha dichiarato – chiediamo che vengano fornite le formule pediatriche necessarie per salvare la vita dei neonati: ‘premature formula’, ‘formula 1’, ‘formula 2’, ‘lactose free’ e ‘anti rigurgito’”.

La crisi umanitaria nella Striscia di Gaza è aggravata dal conflitto in corso e dalle restrizioni imposte da Israele, che ostacolano l’arrivo di beni essenziali. La mancanza di latte artificiale rappresenta solo uno degli aspetti più critici della situazione sanitaria nella regione. I medici e gli operatori sanitari locali si trovano a lavorare in condizioni estremamente difficili, cercando di salvare vite umane nonostante la carenza di risorse e attrezzature.

Il dottor Ahmad Al-Farra ha concluso il suo appello chiedendo solidarietà internazionale e un intervento immediato per evitare ulteriori perdite di vite umane. “Non possiamo più aspettare – ha affermato – ogni giorno che passa rischiamo di perdere altri bambini. È necessario agire ora”.



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