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Il messaggio di Eleonora Giorgi per il nipote Gabriele: “Quando morirò, ditegli che sono diventata un angelo custode”



Il 3 marzo 2025, Eleonora Giorgi si è spenta a Roma dopo una lunga battaglia contro il cancro al pancreas. L’attrice, nota per il suo talento e la sua personalità, si stava sottoponendo a una terapia del dolore, cercando di affrontare le difficoltà della malattia con coraggio e determinazione. In un’intervista rilasciata a Vanity Fair, Giorgi aveva condiviso le sfide degli ultimi tempi, sottolineando l’importanza del supporto della sua famiglia, in particolare del nipote Gabriele, con cui trascorreva momenti significativi anche nei giorni più difficili.



Il legame tra Eleonora e Gabriele, figlio del suo secondogenito Paolo Ciavarro e della nuora Clizia Incorvaia, era descritto come speciale e vitale per la sua serenità. Andrea Rizzoli, primogenito di Giorgi e zio del piccolo, aveva affermato: “Gabriele è una medicina vivente per nostra madre: cascasse il mondo, lei alle 17 lo deve vedere”. Questa connessione ha rappresentato una fonte di gioia e conforto per Eleonora durante la sua malattia.

In merito alla sua condizione e alla comunicazione della sua morte al nipote, Eleonora aveva espresso il desiderio che, in caso di decesso, non gli dicessero semplicemente che se ne era andata. “Mi piacerebbe che gli dicessero che sono diventata un angelo”, aveva dichiarato, evidenziando la sua preoccupazione per come il piccolo avrebbe potuto affrontare la notizia.

Poco prima della sua morte, Giorgi aveva condiviso su Instagram una foto che la ritraeva insieme a Gabriele, accompagnata dalla didascalia “Il mio amore”. Questo gesto ha testimoniato l’affetto profondo che nutriva per il nipote e il desiderio di lasciare un ricordo dolce e luminoso di sé.

Negli ultimi periodi, Eleonora Giorgi ha trascorso il suo tempo in una clinica di Roma per ricevere le cure necessarie. In un’intervista al Corriere, aveva raccontato: “Dopo l’ultima crisi di tre settimane fa il mio oncologo ha deciso di ricoverarmi. Mi sono ritrovata da sola in casa, di notte, a urlare, in preda ai dolori. Qui ho recuperato le forze”. La sua famiglia, in particolare Clizia e Gabriele, le hanno fornito un supporto inestimabile. In un momento toccante, Giorgi ha ricordato un San Valentino in cui Clizia e Gabriele erano venuti a trovarla, rivelando al piccolo che la nonna si trovava in “albergo” e liberando in aria dei palloni rossi.

Eleonora ha anche condiviso le sue esperienze notturne, descrivendo come i sogni fossero diventati una parte importante della sua vita. “Mentre dormo, adesso sogno. Prima non succedeva. E quando mi sveglio ripenso ai miei figli da piccoli, frutto dell’amore con due uomini che hanno scelto di diventare padri con me”, ha detto, riflettendo sulla sua vita e sull’amore che la circondava.



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