Il 31 marzo 2025, la vita di Sara Campanella, giovane studentessa di 22 anni dell’Università di Messina, è stata tragicamente interrotta. La ragazza è stata uccisa da Stefano Argentino, suo compagno di corso, che da tempo la perseguitava. Questo femminicidio ha sconvolto la Sicilia e lasciato un vuoto incolmabile nella famiglia della giovane.
Due mesi dopo quella tragica giornata, i familiari di Sara continuano a lottare con il dolore e cercano conforto l’uno nell’altro. “È un dolore che non si può descrivere, qualcosa di straziante”, ha dichiarato il cugino di Sara, Giampiero Campanella, in una lettera inviata a Fanpage.it. “È come se la vita si fosse fermata il 31 marzo. Sembra di essere entrati in un mondo parallelo fatto di mostri e di incubi continui”.
Nella lettera, Giampiero ha ricordato Sara come “una cometa che illumina l’universo”. Ha descritto la cugina come una giovane piena di sogni e passioni: “Amava i colori, la vita, gli animali. Voleva laurearsi, andare in America e viaggiare. Impossibile credere che tutto questo sia finito così. Amava così tanto questo mondo che, come scrivo nelle righe che ho messo insieme per ricordarla, sembra che adesso sia rimasta nel fruscio del vento, nell’immensità del mare e nella natura infinita delle stelle”.
Le settimane trascorse dalla tragedia sono state colme di dolore per la famiglia Campanella. “Sono stati mesi dolorosi, strazianti, un incubo continuo”, ha aggiunto Giampiero. “Non è neppure facile descrivere il dolore per la sua mancanza, per quello che non può più donarci e per ciò che voleva e doveva diventare. I sogni di una ragazza di 20 anni sono finiti in questo modo barbaro, è difficile da digerire. Sono tormenti che purtroppo non fanno vivere”.
Nonostante la sofferenza, i familiari si stanno sostenendo a vicenda: “In questo momento siamo tutti molto vicini. Vediamo i genitori di Sara tutti i giorni, cerchiamo di curarci l’un l’altro”. Inoltre, la famiglia sta già pensando a come onorare la memoria della giovane. “Più in là penseremo a portare la storia di Sara ovunque e a creare una fondazione a suo nome. È un progetto al quale teniamo molto, per Sara ma anche per tutte le altre. Per Giulia, per Martina, per Ilaria, per tutte le giovani donne che hanno perso la vita per mano di un uomo”.
Un’iniziativa significativa sarà il conferimento della laurea alla memoria per Sara Campanella, prevista per l’estate prossima. Tuttavia, non è stata ancora stabilita una data precisa per la cerimonia.
Parlando della giovane studentessa, Giampiero ha spiegato: “Era una persona piena di sogni ma era anche una ragazza molto concreta. La frase che lei scriveva ovunque e che poi è diventata ‘sua’ in qualche modo, ‘mi amo troppo per stare con chiunque’, riassume anche la concretezza del suo animo. Era dolcissima, ma era anche una donna fiera e consapevole del suo valore umano”. Il cugino ha poi aggiunto: “Nella mia lettera scrivo che aveva un sorriso contagioso, un vero e proprio inno alla vita, all’indipendenza, alla libertà. Era educata e semplice come l’amore dei nonni o il profumo di una torta fatta in casa. Era cresciuta con basi solide come le domeniche in famiglia e l’affetto dei familiari. Era semplice e genuina in modi che è difficile descrivere”.
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