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Il tribunale di Palermo affida l’Hotel Garibaldi, confiscato alla mafia, alla società del nipote di Giovanni Brusca



Il Tribunale di Palermo, nel 2021, ha affidato la gestione dell’Hotel Garibaldi, un bene confiscato alla mafia, alla Cribea Srl, società fondata nel 2018 da Giorgio Cristiano, nipote di Giovanni Brusca  . L’albergo, situato in Piazza Politeama, cuore pulsante del capoluogo siciliano, è stato formalmente sequestrato nel 2020, dopo la condanna definitiva di un costruttore coinvolto in reati mafiosi e riciclaggio  .



Secondo l’inchiesta di Fanpage.it, confermata da Agenzia nazionale per i Beni confiscati (ANBSC), la scelta è ricaduta su Cribea Srl poiché ritenuta “non destinataria di misure di prevenzione”, nonostante il legame familiare con il boss. Nel 2020 la società aveva già avviato la gestione di un bed & breakfast denominato “Ruggiero Settimo Room”, situato anch’esso nel centro di Palermo  .

La vicenda è stata anticipata da Fanpage.it e poi ripresa da diverse testate, tra cui Il Fatto Quotidiano, La Repubblica, LiveSicilia e Adnkronos  .

Un ex collaboratore di Giustizia, Santino Di Matteo, ha rivelato che l’ex boss Giovanni Brusca possedeva beni immobiliari e attività (tra cui supermercati e bar), confermando la presenza di diversi alberghi riconducibili alla sua cerchia familiare: l’Hotel Borgo Vecchio, l’Astoria Palace Hotel e l’Hotel Garibaldi, tutti ubicati nel centro storico di Palermo  . Di Matteo nella sua testimonianza ha affermato: “Hanno i supermercati, un albergo, non so quanti milioni l’hanno pagato, un altro bar…”  .

Sul piano amministrativo, l’agenzia ministeriale ha confermato che la gestione dell’Hotel Garibaldi è stata decisa dal tribunale di Palermo, dopo valutazione favorevole da parte di Procura, Questura e ANBSC, senza alcuna riserva sulla figura di Giorgio Cristiano  .

Particolarmente critico è il giudizio della senatrice Enza Rando, responsabile Legalità del Partito Democratico, che ha dichiarato: “L’affidamento di un bene confiscato alla mafia al nipote di uno dei più feroci assassini della storia di Cosa Nostra è un fatto gravissimo, che offende la memoria delle vittime… mette in discussione la credibilità dell’intero sistema di gestione dei beni confiscati. Vogliamo andare fino in fondo su questa vicenda.”  .

La situazione risulta ancora più controversa se si considera che altri beni immobiliari riconducibili all’area del boss (come l’Hotel Borgo Vecchio e l’Astoria Palace) erano stati sequestrati nel 2015 ma sono stati restituiti ai legittimi proprietari nel 2016, a seguito di accertamenti giudiziari che non avevano confermato legami diretti con la criminalità organizzata  . Il caso dell’Hotel Garibaldi ha invece seguito un iter diverso: dopo la condanna definitiva nel 2020, l’Agenzia ha acquisito il 65% delle quote e solo nel 2021 la gestione è stata affidata alla società del nipote  .

Da evidenziare che Giovanni Brusca, ritenuto figura chiave nelle stragi di Capaci e Via D’Amelio e responsabile dell’omicidio e scioglimento nell’acido del piccolo Giuseppe Di Matteo, è stato dichiarato libero a giugno 2025, al termine della pena e della libertà vigilata durata quattro anni  .

La vicenda solleva forti interrogativi sul funzionamento delle procedure di assegnazione dei beni confiscati e sull’opportunità di monitorare più attentamente i legami familiari, anche laddove formalmente non si riscontrino impedimenti legali. Un tema che rischia di compromettere la fiducia nell’intero sistema di contrasto economico alla criminalità organizzata.



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