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In Campania fermento: De Luca critica la candidatura di Ricci, già eurodeputato



È scontro tra Vincenzo De Luca e il Pd su Matteo Ricci: De Luca contesta la candidatura con avviso di garanzia e contesta l’opportunità politica.



Il governatore della Campania, Vincenzo De Luca, nelle sue dirette Facebook del venerdì ha aperto una dura polemica sul caso politico di Matteo Ricci, candidato del centrosinistra alla presidenza della Regione Marche e attualmente europarlamentare. Pur affermando che l’avviso di garanzia nei confronti di Ricci “non sia nulla” e che “si debba andare avanti tranquillamente”, De Luca ha definito emergente “un piccolo problema” politico legato alla sua candidatura  .

Rivolgendosi in particolare al Partito Democratico, De Luca ha premesso: “Credo che il rilievo che fanno molti, e cioè che il Pd viva di doppiezza e che il suo criterio relativo alla moralità pubblica cambi a seconda degli interlocutori, sia fondato”  .

Ha quindi puntato l’attenzione sull’attuale ruolo di Ricci: “è parlamentare europeo a 20 mila euro al mese” e quindi, secondo il governatore campano, la sua candidatura nel contesto attuale sarebbe superflua. “Quando tu decidi di candidarti in queste condizioni, in una situazione obiettivamente delicata, te l’ha prescritto il medico di candidarti?”, ha tuonato De Luca  .

De Luca ha invitato inoltre i dirigenti nazionali dei partiti del centrosinistra a domandarsi “se sia proprio indispensabile mantenere un elemento di preoccupazione nella campagna elettorale”, ribadendo che Ricci non è mai rimasto fermo politicamente, essendo stato eletto europarlamentare un anno fa  .

Tra le accuse più severe al Pd, De Luca ha contestato l’atteggiamento della segreteria nazionale, accusata di aver reagito agli avvisi di garanzia nei confronti di Ricci con “atti di vero sciacallaggio”  .

L’ex sindaco di Salerno ha infine sottolineato come il problema più ampio del centrosinistra sia quello della “coerenza”, termine che ha ripetuto per delineare un quadro di ritardi e ambiguità interne al campo largo  .


Nel contesto giudiziario, Matteo Ricci, già sindaco di Pesaro e ora europarlamentare Pd, è indagato nell’inchiesta “Affidopoli”, che coinvolge 24 persone, per presunte irregolarità in affidamenti diretti a due associazioni culturali tra il 2014 e il 2019. L’unica accusa diretta nei suoi confronti riguarda un ipotetico ritorno politico in termini di consenso e non vantaggi economici  .

Ricci ha reso pubblica la ricezione dell’avviso di garanzia definendosi “sereno” ed esterno ai fatti, con un video sui social in cui si dice “sorpreso e amareggiato”, affermando: “Mi è stato recapitato un avviso di garanzia … In quindici anni di amministrazione mi sono sempre fidato dei miei collaboratori. Non mi sono mai occupato personalmente di affidamenti pubblici.” 

È prevista una convocazione presso la Procura di Pesaro il 30 luglio, quando Ricci sarà ascoltato dai magistrati insieme ad altri imputati coinvolti nella vicenda  .

L’inchiesta riguarda incarichi per progetti culturali e servizi affidati senza gara, per circa 600 mila euro, tramite le associazioni Opera Maestra e Stella Polare. Tra gli indagati figurano anche membri dello staff, funzionari comunali e dirigenti delle partecipate municipali  .

Nel frattempo la campagna elettorale per le regionali nelle Marche è sotto pressione. L’iniziativa del “campo largo” progressista, che vorrebbe presentare Ricci come candidato unificante, rischia di perdere slancio in seguito alle polemiche giudiziarie e politiche. Il dossier aperto da De Luca mette in discussione l’opportunità stessa della candidatura, alimentando un dibattito interno sulla strategia del centrosinistra  .



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