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Insulti in sala operatoria, chirurgo all’assistente: “Hai capito o no questo caz*o di intervento?”



Un episodio sconcertante si è verificato il 6 giugno scorso nella sala operatoria del Policlinico di Roma Tor Vergata, dove un chirurgo ha perso il controllo durante un intervento delicato, rivolgendo insulti e minacce a un’assistente. L’episodio, immortalato in un video e condiviso sui social, ha scatenato polemiche e ha portato all’apertura di un’indagine interna da parte della struttura sanitaria.



Secondo quanto riportato, il chirurgo, impegnato in un intervento di chirurgia mini-invasiva, avrebbe urlato contro l’assistente con frasi offensive: “Hai capito come funziona questo cazzo di intervento? Imbecille. Se tu non mi parli come cazzo lo capisco?”. L’atmosfera è diventata sempre più tesa quando il medico ha continuato a rimproverare la collega per non aver risposto prontamente alle sue richieste: “Ti ho chiesto quattro volte dove sta la pinza 4. Devi parlare. Imbecille. Vergognati”.

La situazione è degenerata ulteriormente quando l’assistente, presumibilmente offesa dalle parole del chirurgo, ha risposto: “Si vergogni lei”. A quel punto, il medico ha reagito in modo ancora più aggressivo, ordinandole di lasciare immediatamente la sala operatoria: “Togliti dal cazzo, te ne devi andare. E non ti voglio mai più vedere in sala operatoria”. Secondo alcuni testimoni presenti, sarebbe seguito anche uno schiaffo, anche se questo dettaglio non è stato confermato ufficialmente. Il video termina con il rumore della porta che si chiude.

La vicenda non è passata inosservata e ha attirato l’attenzione dei vertici dell’ospedale e delle autorità regionali. La Direzione aziendale del Policlinico ha immediatamente avviato un’indagine interna per fare chiarezza sull’accaduto. I risultati preliminari sono attesi a breve e saranno successivamente analizzati dal Comitato dei Garanti dell’ospedale.

Anche il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, che detiene la delega alla Sanità, è intervenuto sulla questione, condannando fermamente il comportamento del chirurgo. In una dichiarazione ufficiale, Rocca ha affermato: “Il chirurgo che ha pronunciato certe frasi e picchiato la sua assistente non deve più entrare in sala operatoria né entrare in contatto con gli studenti”. Il governatore ha inoltre annunciato la convocazione della commissione disciplinare per la prossima settimana.

L’Ordine dei Medici è stato informato dell’accaduto e ha dichiarato di voler esaminare il caso con attenzione. L’obiettivo è valutare eventuali provvedimenti disciplinari nei confronti del medico coinvolto. “L’Ordine dei Medici si impegna a garantire il rispetto delle norme deontologiche e a tutelare la dignità dei professionisti sanitari”, hanno fatto sapere in una nota.

L’episodio ha sollevato interrogativi sul clima lavorativo all’interno delle strutture sanitarie e sulla gestione dello stress durante operazioni particolarmente complesse. Nonostante la pressione a cui sono sottoposti i medici, episodi di questo genere mettono in evidenza l’importanza di mantenere un comportamento professionale e rispettoso nei confronti dei colleghi.

Il paziente sottoposto all’intervento quel giorno è purtroppo deceduto, anche se non è stato chiarito se vi sia una correlazione diretta tra l’esito dell’operazione e le tensioni emerse in sala operatoria. La vicenda rimane al centro dell’attenzione mediatica e istituzionale, mentre si attendono gli sviluppi dell’indagine interna e le eventuali sanzioni nei confronti del chirurgo.



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