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Jannik Sinner ha perso contro Carlos Alcaraz in una finale epica al Roland Garros, durata oltre cinque ore



La finale del Roland Garros tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz è entrata nella storia per la sua durata e intensità. Dopo più di cinque ore di gioco, il tennista spagnolo si è imposto sull’italiano, confermando il suo dominio sulla terra rossa di Parigi, dove aveva già trionfato l’anno precedente. Per Sinner, invece, è arrivata la seconda sconfitta consecutiva in una finale importante, dopo quella subita a Roma.



Un aspetto che ha fatto discutere è stato il comportamento del pubblico parigino, che si è schierato apertamente a favore di Alcaraz. Questo sostegno ha rappresentato un elemento cruciale per il tennista spagnolo, che ne ha tratto forza nei momenti più difficili del match. La questione è stata approfondita da due ex campioni italiani, Adriano Panatta e Paolo Bertolucci, durante il loro podcast “La telefonata”.

Secondo Panatta, l’atteggiamento di Sinner potrebbe aver influenzato il tifo del pubblico. “Non è il tipo di giocatore che porta il pubblico dalla sua parte”, ha dichiarato l’ex vincitore della Coppa Davis. “È freddo e pragmatico, non cambia mai espressione, nemmeno nei momenti di tensione. Quando ha tirato la racchetta per terra mi sono chiesto: ‘Che gli è successo?’. Non è da lui”. Al contrario, Alcaraz è stato descritto come un giocatore dal carattere latino, capace di coinvolgere emotivamente gli spettatori: “Lui fa anche un po’ di cose fuori dalle righe, quelle che attirano il pubblico”.

Anche Bertolucci ha condiviso questa analisi, sottolineando come l’unico momento di vulnerabilità di Sinner sia stato nel game del 5-4: “È stato l’unico frangente in cui lo abbiamo visto quasi umano, come se si fosse impaurito. Forse avrebbe avuto bisogno di partite più combattute nei turni precedenti per prepararsi meglio a una sfida così intensa”.

Nonostante la sconfitta, la prestazione di Sinner è stata definita eroica. Fino all’ultima palla, l’altoatesino ha lottato con determinazione, dimostrando di essere uno dei migliori giocatori della sua generazione. Tuttavia, per Bertolucci, entrambi i finalisti avrebbero meritato il trofeo: “Al tie-break avrei detto basta, avete vinto tutti e due. Abbiamo una sola coppa, vi portiamo l’altra”.

Il duello tra Sinner e Alcaraz sembra destinato a segnare il futuro del tennis mondiale. Secondo Panatta, i due giovani atleti sono attualmente superiori a tutti gli altri: “Sono due gradini sopra gli altri giocatori. Non vedo nessuno che possa interrompere la loro rivalità nei prossimi anni”.

La freddezza e la compostezza di Sinner, che da sempre caratterizzano il suo stile di gioco e il suo atteggiamento in campo, potrebbero rappresentare un ostacolo nel conquistare il cuore del pubblico. Tuttavia, queste qualità lo rendono anche un avversario temibile e un esempio di professionalità.



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