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Jannik Sinner ha subito la quinta sconfitta consecutiva contro Carlos Alcaraz al Roland Garros, ma il futuro su superfici diverse potrebbe riservare un cambio di rotta



Al Roland Garros, Jannik Sinner è stato protagonista di una finale epica contro Carlos Alcaraz, conclusasi con una sconfitta amara per l’italiano. Nonostante tre matchpoint a disposizione e la possibilità di servire per il titolo, il tennista spagnolo è riuscito a ribaltare la situazione e a imporsi al super tie-break, confermandosi campione a Parigi. Questo risultato segna la quinta vittoria consecutiva di Alcaraz su Sinner, portando il bilancio complessivo degli scontri diretti sull’8-4 in favore dello spagnolo.



Il punteggio della finale (4-6, 6-7, 6-4, 7-6, 7-6) riflette l’intensità e l’equilibrio del match, che ha visto entrambi i giocatori esprimere un livello di tennis altissimo. Tuttavia, per Sinner, questa sconfitta rappresenta un ulteriore capitolo di una serie negativa contro il suo principale rivale. Nonostante ciò, situazioni simili non sono nuove nel mondo del tennis: in passato, anche grandi campioni come Roger Federer e Rafael Nadal hanno attraversato periodi in cui uno prevaleva ripetutamente sull’altro.

Ma cosa rende Alcaraz così efficace contro Sinner? La risposta risiede in una combinazione di fattori. Innanzitutto, lo spagnolo si distingue per la sua capacità di variare il gioco, alternando traiettorie e ritmi che mettono in difficoltà l’italiano. Come sottolineato da Francesca Schiavone, vincitrice del Roland Garros nel 2010, “Alcaraz non dà ritmo a Sinner”, costringendolo a fronteggiare situazioni imprevedibili come palle corte, colpi carichi di topspin e improvvisi serve and volley.

Un altro elemento determinante è la superficie di gioco. La terra rossa, da sempre preferita da Alcaraz, gli consente di allungare gli scambi e sfruttare la sua superiorità fisica. Questo aspetto si è rivelato cruciale nella finale del Roland Garros, dove lo spagnolo ha mostrato una resistenza straordinaria nei momenti decisivi. Non è un caso che Alcaraz abbia perso solo una volta al quinto set in tutta la sua carriera.

Oltre alla componente fisica e tecnica, pesa anche l’abilità mentale di Alcaraz nei momenti chiave. Durante il match degli Internazionali d’Italia, ad esempio, sul 5-6 e con due setpoint contro nel primo set, lo spagnolo è riuscito a salvarsi e poi a dominare l’incontro (7-6, 6-1). Questo tipo di freddezza nei momenti cruciali rappresenta un vantaggio significativo nei confronti diretti con Sinner.

Nonostante le difficoltà incontrate finora, ci sono segnali che lasciano sperare in un’inversione di tendenza per l’italiano. Le prossime sfide su superfici diverse, come l’erba e il cemento, potrebbero favorire il gioco di Sinner, mettendo in luce le sue qualità tecniche e riducendo l’impatto del vantaggio fisico di Alcaraz. Inoltre, con il passare del tempo e l’accumularsi di esperienza in partite così combattute, Sinner potrebbe trovare le soluzioni necessarie per ribaltare il trend negativo.



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