Si dice spesso che la curiosità abbia ucciso il gatto, e per un uomo, ha quasi ucciso anche lui. Nella sua ricerca di un’euforia costante, si è spinto oltre ogni limite, fino a perforarsi il cranio.
Si affidò a una pratica arcaica nota come trapanazione, ovvero il processo di praticare un foro nel cranio allo scopo presumibilmente di aumentare il flusso sanguigno ed espandere la coscienza.
“Ma alla fine ci si abitua alle idee, non è vero?”
Oddio.
Mellen ha ricordato: “Mi sentivo benissimo perché ce l’avevo fatta, ma poi ho notato che dopo circa un’ora ho iniziato ad avvertire una certa leggerezza, come se mi fossi tolto un peso.
“L’ho fatto la sera e sono andato a letto alle 23:00 sentendomi bene, e sentivo ancora quella sensazione quando mi sono svegliato la mattina dopo. E poi ho capito: ‘Ci siamo. È fatta’.”
Sembra che il vecchio adagio “la terza volta è quella buona” si sia rivelato vero nel caso di Mellen.
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