Justine Bateman, attrice, regista e scrittrice nota per il ruolo di Mallory nella sitcom anni ’80 Casa Keaton, ha recentemente ribadito la sua scelta di invecchiare naturalmente, rifiutando interventi estetici nonostante le pressioni dell’industria dello spettacolo.
In un’intervista a 60 Minutes Australia, Bateman ha dichiarato: «Semplicemente non me ne frega niente. Penso di avere un bell’aspetto. La mia faccia rappresenta chi sono. Mi piace» . Ha spiegato che modificare il proprio volto significherebbe cancellare l’autorità acquisita e la trasformazione personale vissuta nel tempo: «Mi piace sentire di essere una persona diversa ora rispetto a quando avevo 20 anni. Mi piace guardarmi allo specchio e vedere quella prova» .
Bateman ha affrontato critiche e commenti offensivi sul suo aspetto a partire dai 40 anni, con paragoni degradanti come “strega marina” o “tossicodipendente”. Inizialmente, questi giudizi l’hanno portata a provare vergogna per il proprio viso. Tuttavia, ha compreso che il desiderio di cambiare aspetto derivava da paure interiori non affrontate: «Non eliminerai quella paura cambiando il tuo viso. Quella paura continuerà… Penso che fare tutta questa chirurgia plastica sia solo per compiacere gli altri» .
Nel suo libro Face: One Square Foot of Skin, Bateman esplora la pressione sociale esercitata sulle donne riguardo all’invecchiamento e all’aspetto fisico. Esprime tristezza per coloro che si sentono costrette a modificare il proprio volto, distraendosi dalle vere passioni della vita: «Mi rattrista che non si stiano solo godendo la vita. Mi rattrista che siano distratte dalle cose che dovrebbero fare nella vita… con questa idea consumante che devono aggiustare la faccia prima che possa succedere qualsiasi altra cosa» .
La posizione di Bateman rappresenta un messaggio potente in un’epoca in cui la giovinezza è spesso idolatrata. La sua scelta di abbracciare l’invecchiamento naturale invita a riflettere sull’importanza dell’autenticità e dell’accettazione di sé.
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