Il disturbo bipolare è spesso descritto come una catena che si tramanda di generazione in generazione, intrecciando i destini di nonni, genitori e figli attraverso il DNA. Tuttavia, c’è chi riesce a interrompere questo ciclo, come nel caso di Krizia, che ha trovato la forza di affrontare il proprio malessere e dare un nuovo significato alla sua vita.
Krizia, oggi madre della piccola Mirea, ha raccontato a Fanpage.it la sua esperienza con il disturbo bipolare, una diagnosi che ha cambiato profondamente il suo percorso. Il dolore vissuto durante l’infanzia, osservando il comportamento incomprensibile del padre, è stato il punto di partenza per cercare aiuto. “È stata davvero dura per me essere la figlia di mio padre, io lo cercavo e lui sembrava essere prigioniero nei suoi pensieri”, ha spiegato. Solo con il tempo e grazie alla propria diagnosi, Krizia ha potuto comprendere che probabilmente anche suo padre soffriva di bipolarismo, sebbene non avesse mai ricevuto una diagnosi ufficiale.
Durante l’infanzia, Krizia non riusciva a spiegarsi perché il padre non fosse in grado di dimostrarle l’amore che desiderava. Questo dolore l’ha portata a temere di essere come lui e a vivere cercando costantemente di essere perfetta agli occhi degli altri. “Questo modo di relazionarmi agli altri e alla società mi ha poi perseguitata per tutta la vita”, ha confessato. Ha completato gli studi, si è laureata, ha lavorato con successo e si è costruita una carriera, convinta che seguendo quel percorso avrebbe trovato la felicità. Tuttavia, nonostante i traguardi raggiunti, si sentiva insoddisfatta e non aveva mai considerato di rivolgersi a uno specialista per indagare le cause della sua infelicità.
La svolta è arrivata quando Krizia ha incontrato Nicolò Mililli, inizialmente suo collega di lavoro e poi compagno di vita. “Per la prima volta mi sono confrontata con una persona che mi osservava, mi ascoltava e rimaneva nella mia tristezza, senza giudicarmi e obbligandomi a non scappare più da lei”, ha ricordato. Il loro legame si è rafforzato nel tempo e i due si sono sposati, condividendo con amici e parenti un momento di gioia.
Con il desiderio di diventare madre, però, Krizia si è trovata a mettere in discussione questa scelta a causa della sua diagnosi di disturbo bipolare. È stato grazie al supporto del suo psichiatra che ha trovato la forza di affrontare questa sfida. “Ho sempre desiderato essere madre, ma quando è arrivata la diagnosi ho messo in discussione anche questa certezza, finché il mio psichiatra mi ha detto che se mi fossi curata con consapevolezza, e avessi avuto la forza di mettermi in discussione, sarei stata una brava mamma”, ha raccontato.
Oggi Krizia vive la maternità con consapevolezza e determinazione, pur non nascondendo le sue paure. È pronta a trasmettere alla figlia Mirea un messaggio importante: “Se un giorno svilupperà il bipolarismo, le dirò che se si impara a chiedere aiuto si può tornare a stare bene”.
Il percorso di Krizia è un esempio di resilienza e dimostra come sia possibile affrontare un disturbo complesso come il bipolarismo con il giusto supporto medico e familiare. La sua storia mette in luce l’importanza della diagnosi precoce e della consapevolezza nella gestione delle malattie mentali, offrendo speranza a chi vive situazioni simili.
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