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La doppia vita di Isabella Agostini e il destino crudele di Michele



Un uomo di circa 30 anni, il cui corpo è stato rinvenuto in uno spiazzo di Terlago, presenta ferite mortali, tra cui un cranio fracassato e numerose coltellate. La vittima è Michele Santoni, 34 anni, un dipendente di un’impresa edile di Trento. La macabra scoperta è stata fatta da due ragazzi che, passeggiando nel paesino, si sono imbattuti nel cadavere. Descritto come un giovane gentile e rispettabile, Santoni non aveva nemici, rendendo il suo omicidio ancora più inquietante.



Le autorità, guidate dal pubblico ministero Bruno Giardina, hanno immediatamente avviato le indagini per scoprire chi avesse potuto compiere un simile crimine. La notizia dell’omicidio ha rapidamente fatto il giro del paese, attirando l’attenzione dei media e diventando uno dei delitti più gravi del nuovo millennio nella regione. In breve tempo, sono stati arrestati Isabella Agostini, la giovane moglie di Michele, e Giuliano Cattoni, un amico di lui. Entrambi sono accusati di aver cospirato per eliminare Michele, che era diventato un ostacolo dopo che la relazione tra Isabella e Giuliano era emersa. I due sono stati processati separatamente e condannati a 16 e 22 anni di carcere per omicidio volontario aggravato dalla premeditazione.

La storia di questo delitto si intreccia con le vite dei protagonisti, a cominciare dal momento in cui Isabella e Giuliano si sono conosciuti in un bar di montagna, dove il gioco delle freccette era il loro passatempo preferito. Isabella, che si era sposata pochi mesi prima con Michele, sembrava vivere un momento felice, ma la sua vita matrimoniale era segnata da tensioni. Dopo una luna di miele interrotta da una febbre, la giovane donna aveva iniziato a mostrare segni di insoddisfazione, che alcuni avrebbero interpretato come il primo passo verso la rottura del loro legame.

Isabella aveva un passato difficile, segnato dall’alcolismo del padre e da un’infanzia segnata da abusi. Cresciuta in un ambiente in cui mentire e nascondere la verità era diventato un modo di sopravvivere, aveva sposato Michele nella speranza di lasciarsi tutto alle spalle. Tuttavia, la monotonia della vita coniugale si era rivelata insopportabile per lei, portandola a cercare evasione nelle serate fuori con gli amici e, infine, con Giuliano.

Nel frattempo, Michele scriveva in un diario condiviso, esprimendo la sua tristezza e il rammarico di non poter rendere felice Isabella. Era disposto a soffrire per il suo bene, accettando che lei potesse divertirsi con altri. Ma la situazione si era complicata quando Michele aveva scoperto i messaggi tra Isabella e Giuliano. Questo lo aveva spinto a chiedere un incontro chiarificatore al lago di Terlago, dove ignaro del pericolo, si era presentato.

La notte dell’omicidio, Michele è stato colpito alle spalle con un bastone e poi accoltellato. Isabella e Giuliano, in preda al panico, hanno continuato a infliggergli coltellate fino a causarne la morte. Dopo aver tentato di nascondere l’arma del delitto, entrambi si sono incolpati a vicenda durante l’interrogatorio, con Isabella che affermava: “Sono stata a guardare, non ho fatto nulla”. Tuttavia, la catena di messaggi scambiati tra i due ha dimostrato la sua complicità.

Oggi, Isabella Agostini è una donna libera, avendo scontato la sua pena. In una recente intervista, ha confessato di aver compreso la gravità delle sue azioni e di essere cresciuta durante il periodo in carcere. “Sto crescendo qui dentro”, ha dichiarato, mostrando segni di cambiamento. Le sue amiche, parlando del matrimonio con Michele, avevano previsto il tradimento, sottolineando la sua immaturità e il suo narcisismo.

Il caso di Michele Santoni rappresenta una tragica storia di amore, inganno e violenza, rivelando come le dinamiche personali possano sfociare in atti estremi. La sua vita è stata spezzata da una relazione tossica, e la comunità di Terlago continua a fare i conti con le conseguenze di un omicidio che ha scosso profondamente le sue fondamenta.



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